ROMA, martedì, 24 agosto 2010 (ZENIT.org).- Il secondo volume di Benedetto XVI sulla vita di Gesù uscirà in libreria la prima domenica di Quaresima, il 13 marzo 2011. E’ quanto ha anticipato alla Radio Vaticana don Giuseppe Costa, direttore della Libreria Editrice Vaticana.
L’opera tanto attesa, che tratta della passione e morte di Gesù, si trova al momento in fase di traduzione nelle diverse lingue e verrà consegnata agli editori il prossimo 15 gennaio perché vengano preparate le diverse edizioni nazionali.
Don Costa ha spiegato che attualmente per il nuovo “Gesù di Nazaret” è stato raggiunto un accordo con 18 editori, tuttavia “sicuramente avremo richieste anche da altri editori”.
Secondo quanto confermato il 23 luglio scorso dal portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, Benedetto XVI sta scrivendo il terzo volume sulla vita di Gesù, dedicato all’infanzia di Cristo.
In questi giorni il direttore della Libreria Editrice Vaticana è inoltre presente al Meeting di Rimini per presentare il primo volume dell’Opera Omnia del teologo Joseph Ratzinger, costituita da 16 tomi e che riunisce tutti gli scritti, gli insegnamenti e le interviste risalenti a prima dell’elezione al soglio pontificio.
Nel primo volume, curato da Edmondo Caruana e Pierluca Azzaro e dal titolo “Teologia della liturgia. La fondazione sacramentale dell’esistenza cristiana”, Benedetto XVI spiega perché a suo giudizio giustamente il primo documento del Concilio è quello sulla liturgia.
“Ciò che a prima vista potrebbe sembrare un caso – afferma –, si rivela, guardando alla gerarchia dei temi e dei compiti della Chiesa, come la cosa anche intrinsecamente più giusta. Cominciando con il tema ‘liturgia’, si mise inequivocabilmente in luce il primato di Dio, la priorità del tema ‘Dio’”.
La liturgia della Chiesa, scrive Joseph Ratzinger nella prefazione all’Opera, “è stata per me, fin dalla mia infanzia, l’attività centrale della mia vita”.
Presente alla presentazione del volume al Meeting di Rimini, il Vescovo di Ratisbona, mons. Gerhard Müller, ha spiegato ai microfoni della Radio Vaticana che “la fede cristiana non è una teoria, una filosofia, un’ideologia, ma è il contatto personale con Cristo, con il Dio che si è fatto uomo, Gesù che è presente nello Spirito Santo. La liturgia è la sacramentale partecipazione alla vita di Dio”.
“Per questo – ha detto – la liturgia non è solo un ‘teatro’, un’auto espressione del cuore o dell’idea della soggettività, ma la liturgia cattolica è l’espressione obiettiva, reale, concreta del contatto con Dio stesso, che vuole convivere con noi, le sue creature”.