La libertà religiosa, “diritto fondamentale del cuore”

La riflessione di Roberto Fontolan in vista del Meeting di Rimini

Share this Entry

ROMA, giovedì, 19 agosto 2010 (ZENIT.org).- La libertà religiosa è un “diritto fondamentale del cuore”. A scriverlo è Roberto Fontolan, direttore della rivista “Oasis” e responsabile del Centro Internazionale di Comunione e Liberazione, nel presentare la XXXI edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli.

L’annuale appuntamento promosso dal movimento fondato da don Luigi Giussani, che si terrà dal 22 al 28 agosto a Rimini sul tema “Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è il cuore”, affronterà tra gli altri questo tema di bruciante attualità.

Nella presentazione, Roberto Fontolan ricorda un dossier dell’agenzia Fides, secondo cui nel 2009 “sono stati uccisi 37 operatori pastorali: 30 sacerdoti, 2 religiose, 2 seminaristi e 3 volontari laici”; allo stesso modo, aggiunge, “è inevitabile pensare al recente omicidio di monsignor Luigi Padovese, vicario apostolico dell’Anatolia”.

“Non è un mistero che oggi è soprattutto la libertà dei cattolici e dei cristiani ad essere minacciata e conculcata – scrive –. Ma nel Meeting non si fanno questioni di parte o di bandiera”.

“La libertà religiosa è parte indissolubile del cuore umano, delle sue aspirazioni più profonde e caratteristiche – aggiunge – . Riconoscere il diritto fondamentale del cuore: è su questo e per questo che i lontani diventano vicini e si può costruire la pace. Ed è per questo che dove c’è libertà per i cristiani – che affermano supremamente il diritto del cuore – si afferma un principio di libertà per tutti”.

“Gli uomini di tutti i Paesi – continua Fontolan richiamando uno dei passaggi più significativi del discorso al Cairo di Barak Obama – devono essere liberi di scegliere e praticare la loro religione sulla sola base delle loro convinzioni personali, la loro predisposizione, il loro cuore, la loro anima”.

Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione