Scomparso il fisico Nicola Cabibbo, un Nobel mancato

Dal 1993 è stato presidente della Pontificia Accademia delle Scienze

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ROMA, martedì, 17 agosto 2010 (ZENIT.org).- Si è spento lunedì sera nell’ospedale Fatebenefratelli di Roma, all’età di 75 anni, Nicola Cabibbo, uno dei fisici italiani più noti a livello mondiale.

Già professore di Fisica delle Particelle elementari all’Università “La Sapienza” di Roma, è stato presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) dal 1983 al 1992 e dell’Enea (Ente nazionale energie alternative), e dal 1993 presidente della Pontificia Accademia delle Scienze.

Ha lavorato più volte al Cern ed è stato l’ispiratore dell’esperimento di Alice (A Large Ion Collider Experiment), uno dei quattro grandi esperimenti che si svolgono con l’Lhc, il superacceleratore di particelle di Ginevra.

Il prof. Cabibbo ha ottenuto importanti risultati scientifici nel campo della fisica delle particelle ed è ritenuto il vero padre della scoperta del meccanismo che regola il fenomeno del mescolamento dei quark.

Nel 1974 il modello teorico inizialmente proposto da Cabibbo venne ampliato da due scienziati giapponesi, Makoto Kobayashi e Toshihide Maskawa, che nel 2008, proprio sulla base di queste ricerche, hanno ricevuto il premio Nobel per la fisica.

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ZENIT Staff

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