Patriarca Twal: il “Gay Pride”, una provocazione contro la famiglia

GERUSALEMME, venerdì, 30 luglio 2010 (ZENIT.org).- Il “Gay Pride” svoltosi questo giovedì a Gerusalemme è “una provocazione nei confronti della famiglia e del matrimonio, istituzioni volute da Dio, che ha benedetto l’unione tra l’uomo e la donna”. E’ stato questo il commento di Sua Beatitudine Fouad Twal, Patriarca Latino di Gerusalemme.

Questa manifestazione, giunta ormai all’ottava edizione e che ha riunito nella Città Santa migliaia di partecipanti, ha continuato il Patriarca, “così come gli organizzatori e le autorità che la permettono, non dimostrano alcuna sensibilità né nei confronti delle famiglie e dei loro sentimenti, né verso la santità di questa città”.

“Gli omosessuali – ha continuato, secondo quanto si legge in una nota del Patriarcato Latino di Gerusalemme – tengano le loro parate dove vogliono, ma lascino Gerusalemme ai suoi pellegrini ed ai suoi fedeli. Questa città ha già sofferto tante ferite ed umiliazioni, ed è doloroso constatare che mentre a milioni di suoi abitanti arabi, compresi quelli dei Territori dell’Autorità Palestinese, viene impedito di visitare i Luoghi Santi di Gerusalemme per ragioni ‘di sicurezza’, sia invece d’altro canto permessa, senza costituire problema, una tale manifestazione”.

“Basandoci sulla nostra responsabilità di custodire e salvaguardare la santità di questa Città, cercando di cooperare con tutti gli uomini di buona volontà, siano essi Musulmani, Ebrei o Drusi, in questa città da cui ‘è uscita la legge e la parola del Signore’ (cf. Isaia 2,3), esprimiamo il nostro rammarico di fronte allo svolgersi di questa manifestazione”, ha continuato.

“Queste dimostrazioni – ha detto ancora il Patriarca Twal – prendono di mira le nostre città sante ed esprimono una diretta opposizione agli insegnamenti dei Libri Sacri riguardanti la santità del matrimonio, inteso come unione tra uomo e donna, benedetta da Dio con il dono dei figli”.  

“Esprimiamo – conclude poi – il nostro profondo rispetto nei confronti di ogni essere umano, ma allo stesso tempo annunciamo la verità dei Dieci Comandamenti, fondamento della felicità secondo quanto detto dal Signore: ‘Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti’” (Matteo 19,17).  

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ZENIT Staff

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