ROMA, venerdì, 30 luglio 2010 (ZENIT.org).- “Che sia una sola Bibbia” è il titolo dell'iniziativa avviata nelle Filippine dai membri della Chiesa cattolica e delle Chiese protestanti e da settori della società civile, che scriveranno ognuno un versetto per rafforzare la “bayanihan”, la fraternità tra i cristiani del Paese.
L’iniziativa, ricorda AsiaNews, è promossa dalla Conferenza Episcopale e ha coinvolto anche il Papa, che scriverà di proprio pugno il versetto 1.1 della Genesi e quello 22.21 dell’Apocalisse.
“I 35.656 versetti dei 78 libri della Bibbia – afferma la Conferenza Episcopale Filippina in un comunicato – saranno scritti a mano da rappresentanti di vari settori come Chiesa, gente delle campagne e delle città, lavoratori migranti, giovani, contadini, pescatori, uffici governativi, Senato e del Congresso, scuole e popolazioni indigene”.
La Bibbia scritta a mano avrà un’impostazione a due colonne: una dedicata alla versione in lingua inglese, l’altra ospiterà, a seconda delle edizioni, le otto lingue native presenti delle Filippine - Tagalog, Ilocano, Pangasinan, Cebuano, Hiligayon, Samarenyo, Bicol e Pampango.