ROMA, luglio 2010 (ZENIT.org).- “La libertà religiosa è la vera e la sola via per la pace”, ha dichiarato il Cardinale Oswald Gracias, Arcivescovo di Bombay e presidente della Conferenza Episcopale dell’India, commentando il tema scelto da Papa Benedetto XVI per la prossima edizione della Giornata Mondiale della Pace, che si celebrerà il 1° gennaio 2011.
Il tema della Giornata sarà infatti “Libertà religiosa, via per la pace”, “un tema importantissimo per l’India e per tutto il mondo” e “una riflessione decisiva nel mondo di oggi e nella difesa dei diritti fondamentali dell’uomo”, ha sottolineato il porporato all’agenzia Fides.
“Rispettare la libertà religiosa – ha affermato – significa che nessun Governo e nessuna autorità civile ha il diritto di interferire con l’essenza e la libertà più profonda del cuore e dell’anima di un essere umano, dicendogli quale religione deve seguire o come deve dare culto a Dio”.
“Questo è uno dei diritti umani fondamentali che come Chiesa difenderemo sempre – ha aggiunto –. Se si va contro questo diritto, si va contro la pace e la fratellanza”.
Parlando del contesto indiano, il porporato ha dichiarato che “in un contesto multireligioso e multiculturale vi sono gruppi che male interpretano la religione, la strumentalizzano per altri fini e la fanno diventare motivo di conflitto o disturbo dell’armonia della società”.
“Come Chiesa cattolica cerchiamo di intessere buone relazioni con tutti e di costruire il dialogo, nel rispetto della libertà: questa è una via efficace per la pace, bene supremo. In tal modo, in quanto cristiani, diamo il nostro contributo alla costruzione della famiglia umana”.
Dal canto suo, monsignor Ignatius Suharyo, Arcivescovo di Jakarta, ha osservato che il tema sarà molto utile anche per la Chiesa in Indonesia.
“Fa sempre bene discutere di un tema così importante e delicato, e farne oggetto di riflessione, in un contesto dove a volte è difficile vivere e realizzare pienamente il diritto alla libertà religiosa”, ha commentato.
La Chiesa indonesiana è molto attiva nel campo del dialogo interreligioso.
“Il tema della libertà religiosa, in tutte le sue diverse flessioni, è sempre al centro di discussioni, convegni, confronti fra leader religiosi, nella società civile e anche a livello politico. E’ bene che se ne parli e che sia un tema che susciti interrogativi e confronti, che sia oggetto e centro del dialogo”.
“Sono certo che la riflessone del Santo Padre, che cercheremo di approfondire, nel dialogo con altre comunità e tramite la massima diffusione, potrà esserci di aiuto nelle relazioni con altri leader e comunità religiose”, ha concluso.