di Serena Sartini
ISTANBUL, giovedì, 29 luglio 2010 (ZENIT.org).- “Occorre eliminare ogni forma di fanatismo religioso che purtroppo esiste ancora oggi, così come bisogna eliminare le guerra nel nome delle religioni”. Il Patriarca ortodosso di Costantinopoli, Bartolomeo I, ha condannato ogni forma di fondamentalismo religioso così come ogni uso strumentale della fede.
Incontrando il 29 luglio una delegazione di Rondine – Cittadella della Pace, giunta a Istanbul a conclusione del “Viaggio di Amicizia” nel Caucaso del Sud e in Turchia, il Patriarca ha incoraggiato l’esperienza di convivenza e di dialogo che Rondine vive ogni giorno grazie allo Studentato Internazionale, accogliendo studenti provenienti da diverse aree di conflitto.
“Siamo felici che gli ideali di Rondine della convivenza e del dialogo siano nel vostro cuore – ha detto Bartolomeo I – e che vivete e lavorate insieme per preparare le nuove generazioni. Speriamo e preghiamo che il mondo di domani sia migliore di quello di oggi. Il mondo nuovo ha bisogno di questi giovani”.
Il Patriarca ha apprezzato lo spirito della Cittadella della Pace. “L’esperienza di Rondine è molto interessante ed è più preziosa di quella dell’Università e dei libri. Perché secondo il Vangelo – ha aggiunto – occorre amarsi, amarsi gli uni gli altri. E il mondo di oggi ha bisogno di amore, comprensione e rispetto reciproco”.
Il capo della Chiesa ortodossa ha esortato a vivere in prima persona gli ideali di pace e di convivenza. “Il Patriarcato ortodosso lavora e prega sempre per la pace, in tutto il mondo. Soprattutto per la pace tra Grecia e Turchia. Il nostro Patriarcato – ha osservato – cerca di essere un ponte tra questi due Paesi che sono vicini, ma geograficamente”.
Tracciando un bilancio della situazione del dialogo con gli ortodossi, Bartolomeo I ha detto: “Il nostro Patriarcato sente questa responsabilità di servire il dialogo tra cristiani ma prestiamo particolare attenzione anche al dialogo interreligioso e interculturale. Il nostro Patriarcato – ha ribadito – è sempre un ponte di dialogo per servire la causa dell’unità tra cristiani”.
Bartolomeo I ha infine ricordato la visita di Papa Benedetto XVI in Turchia nel 2006. “La memoria della presenza di Benedetto XVI in Turchia è sempre viva qua, da noi. Ricordiamo con gratitudine – ha detto – la visita del Papa da noi, al Patriarcato, e la nostra preghiera insieme”.
Nella delegazione di Rondine erano presenti anche studenti ortodossi e musulmani. A questi ultimi, Bartolomeo I ha voluto augurare un buon Ramadam. A Magomed della Cecenia il Patriarca ha illustrato un prezioso esemplare del corano in greco e arabo.
Infine, Bartolomeo I ha avuto un breve colloquio privato con il presidente dell’Associazione Rondine, Franco Vaccari, assicurando la collaborazione del Patriarcato per poter far arrivare presto un giovane studente dalla Turchia alla Cittadella della Pace di Arezzo.
Una giovane ha consegnato al Patriarca ortodosso una rondine d’argento e Bartolomeo I, indossandolo, ha assicurato: “Rondine ha un nuovo amico”.