BOGOTÁ, lunedì, 26 luglio 2010 (ZENIT.org).- Valutare le necessità e cercare linee d’azione per Haiti è l’obiettivo della riunione iniziata martedì scorso nella sede del Consiglio Episcopale Latinoamericano (CELAM) a Bogotà (Colombia).
All’incontro partecipano i presidenti delle 23 Conferenze Episcopali dell’America Latina e del Caribe a sei mesi dal terremoto del 12 gennaio scorso, che ha provocato più di 250.000 morti e la distruzione della capitale haitiana Port-au-Prince.
Partecipa anche il presidente della Conferenza Episcopale di Haiti, monsignor Louis Kébreau. I presuli valuteranno le necessità della Chiesa nel Paese e delineeranno le mete per la ricostruzione materiale e la formazione di futuri leader religiosi e politici.
Ad Haiti, nel frattempo, continua la rimozione delle macerie. Molti edifici non sono ancora stati ricostruiti soprattutto per la mancanza di governabilità dell’isola e gli scarsi aiuti economici, a livello sia nazionale che internazionale.
Lo stesso Segretario Generale dell’ONU Ban Ki Moon ha denunciato nei giorni scorsi l’“estrema lentezza” dell’invio di aiuti umanitari per le vittime e ha rivolto un appello ai Paesi che hanno offerto la propria collaborazione affinché mantengano le promesse fatte all’indomani del sisma.