Attacco informatico al Vaticano attraverso Google

Il motore di ricerca dava come risultato la pagina pedofilo.com

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CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 18 luglio 2010 (ZENIT.org).- Il Vaticano è stato vittima di un attacco informatico: chi questo sabato scriveva la parola “vaticano” su Google riceveva come prima risposta la pagina web “www.pedofilo.com”.

Ad ogni modo, entrando nel sito proposto dal motore di ricerca si apriva una pagina in bianco.

Quando si è venuti a conoscenza di questa alterazione nei motori di ricerca, secondo quanto ha confermato padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede, si è proceduto a informare Google.

L’azienda si è scusata immediatamente e ha assicurato che avrebbe fatto il possibile per risolvere il problema quanto prima. Questa domenica mattina i risultati di Google nelle varie lingue si erano normalizzati.

I primi indizi segnalano che l’operazione potrebbe essere stata realizzata da qualcuno che ha una buona conoscenza dei meccanismi di funzionamento di Google, visto che non si trattava di un attacco “hacker”.

La pagina pedofilo.com, secondo quanto ha potuto verificare ZENIT attraverso le istituzioni di registrazione in Internet, è di proprietà dell’impresa GuionBajo di Monterrey (Messico).

Il padrone dell’impresa non è necessariamente l’autore della manipolazione informatica contro il Vaticano realizzata attraverso Google.

Il Vaticano non ha presentato denuncia contro Google, visto che l’azienda si è subito scusata per l’accaduto e ha provveduto a cercare una soluzione al problema.

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ZENIT Staff

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