Messaggio di Benedetto XVI al capitolo generale dei rogazionisti

Nuovi linguaggi e modi per annunciare il Vangelo agli uomini

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ROMA, giovedì, 8 luglio 2010 (ZENIT.org).- Pubblichiamo di seguito il messaggio che Benedetto XVI ha inviato ai delegati all’assemblea capitolare dei rogazionisti del Cuore di Gesù, apertasi lunedì 5 luglio, presso il centro  di spiritualità Rogate di Morlupo (Roma). 

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Ai Delegati  all’Assemblea capitolare  dei Rogazionisti  del Cuore di Gesù

In occasione del vostro xi Capitolo Generale, desidero unirmi spiritualmente a voi, che state vivendo un evento di grazia: esso è valido richiamo a tornare sempre più alle radici della vostra Congregazione, ad approfondire il carisma per poterlo poi incarnare nell’attuale contesto socio-culturale, nei modi più idonei.

In questi intensi giorni, volete focalizzare la vostra attenzione sul tema «La Regola di vita, espressione della consacrazione, garanzia dell’identità carismatica, sostegno della comunione fraterna, progetto di missione». Voi intendete rivedere e approvare le Costituzioni e le Norme del vostro Istituto per adeguarle specialmente alla nuova sensibilità ecclesiale scaturita dal Concilio Vaticano ii e codificata nel vigente Codice di Diritto Canonico. Tale impegno riveste particolare importanza, poiché si tratta di presentare all’intera Famiglia religiosa i testi dì riferimento sui quali ognuno dovrà conformare la propria esperienza di vita fraterna e apostolica, per essere segno eloquente dell’amore di Dio e strumento di salvezza in ogni ambiente. Iddio benedica questi vostri propositi! Perché ciò sia fruttuoso occorre che conserviate fedelmente il patrimonio spirituale tramandatovi dal vostro fondatore, sant’Annibale Maria Di Francia, che amò con intensità il Cristo, e a Lui sempre si ispirò nell’attuazione di un provvido apostolato vocazionale come pure di una coraggiosa opera in favore del prossimo bisognoso. Seguite il suo esempio e proseguitene con gioia la missione valida ancora oggi, pur se sono mutate le condizioni sociali in cui viviamo. In particolare, diffondete sempre più lo spirito di preghiera e di sollecitudine per tutte le vocazioni nella Chiesa; siate solerti operai per l’avvento del Regno di Dio, dedicandovi con ogni energia all’evangelizzazione e alla promozione umana.

La grande sfida dell’inculturazione vi chiede oggi di annunciare la Buona Novella con linguaggi e modi comprensibili agli uomini del nostro tempo, coinvolti in processi sociali e culturali in rapida trasformazione. Vasto pertanto è il campo di apostolato che si apre dinanzi a voi! Come il vostro Fondatore, donate la vostra esistenza a quanti hanno «sete» di speranza, coltivate un’autentica passione educativa soprattutto per i giovani, spendetevi con una generosa attività pastorale tra la gente, specialmente a favore di quanti soffrono nel corpo e nello spirito. A tale proposito, mi piace ripetere a voi quanto dissi recentemente, quasi a conclusione dell’Anno Sacerdotale: «Ogni Pastore è il tramite attraverso il quale Cristo stesso ama gli uomini: è mediante il nostro ministero — cari sacerdoti —, è attraverso di noi che il Signore raggiunge le anime, le istruisce, le custodisce, le guida» (Udienza Generale: L’Osservatore Romano, 27 maggio 2010, p. 1).

La vostra Congregazione vanta una lunga storia, scritta da coraggiosi testimoni di Cristo e del Vangelo. In questa scia siete chiamati oggi a camminare con rinnovato zelo per spingervi, con profetica libertà e saggio discernimento, su ardite strade apostoliche e frontiere missionarie, coltivando una stretta collaborazione con i Vescovi e le altre componenti della Comunità ecclesiale. I vasti orizzonti dell’evangelizzazione e l’urgente necessità di testimoniare il messaggio evangelico a tutti, senza distinzioni, costituiscono il campo del vostro apostolato. Tanti attendono ancora di conoscere Gesù, unico Redentore dell’uomo, e non poche situazioni di ingiustizia e di disagio morale e materiale interpellano i credenti.

Una così urgente missione richiede incessante conversione personale e comunitaria. Solo cuori totalmente aperti all’azione della Grazia sono in grado di interpretare i segni dei tempi e di cogliere gli appelli dell’umanità bisognosa di speranza e di pace.

Rifulga nei vari campi del vostro servizio ecclesiale l’adesione fedele a Cristo e al suo Vangelo. La Vergine Santa, Regina delle vocazioni e Madre dei sacerdoti, vi protegga, vi aiuti e sia la guida sicura del cammino della vostra Famiglia religiosa, perché possa portare a compimento ogni suo progetto di bene. Con questi auspici, mentre assicuro il mio affettuoso ricordo nella preghiera per ciascuno di voi e per i vostri lavori capitolari, di cuore vi imparto la mia Benedizione, che volentieri «estendo a tutti i Rogazionisti, alle Figlie del Divino Zelo e a quanti incontrate nel vostro quotidiano apostolato.

[L’OSSERVATORE ROMANO – Edizione quotidiana – del 8 luglio 2010]

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ZENIT Staff

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