CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 6 luglio 2010 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha nominato alcuni nuovi membri della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, riferisce un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede questo martedì.
Tra loro ci sono due Cardinali: Jean-Pierre Ricard, Arcivescovo di Bordeaux (Francia), e Oswald Gracias, Arcivescovo di Bombay (India).
Membri sono stati nominati anche i monsignori Ioan Robu, Arcivescovo di Bucarest (Romania); Michael Neary, Arcivescovo di Tuam (Irlanda); Angelo Amato, Arcivescovo titolare di Sila, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi; Raymond Leo Burke, Arcivescovo emerito di Saint Louis, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica; Julián López Martín, Vescovo di León (Spagna); Aloysius Maryadi Sutrisnaatmaka, Vescovo di Palangkaraya (Indonesia).
La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, spiega la Costituzione Apostolica Pastor Bonus, “si occupa di tutto ciò che, salva la competenza della Congregazione della Dottrina della Fede, spetta alla Sede apostolica circa la regolamentazione e la promozione della sacra liturgia, in primo luogo dei sacramenti”.
Tra le sue attribuzioni, “favorisce e tutela la disciplina dei sacramenti, specialmente per quanto attiene alla loro valida e lecita celebrazione”, “promuove con mezzi efficaci e adeguati l’azione pastorale liturgica, in particolar modo in ciò che attiene alla celebrazione dell’Eucaristia”, “provvede alla compilazione o alla correzione dei testi liturgici; rivede ed approva i calendari particolari ed i propri delle Messe e degli Uffici delle Chiese particolari, nonché, quelli degli istituti che godono di tale diritto”, “rivede la traduzioni dei libri liturgici ed i loro adattamenti, preparati legittimamente dalle conferenze episcopali”.
Spetta inoltre a questa Congregazione “di giudicare circa il fatto della non consumazione del matrimonio e circa l’esistenza di una giusta causa per concedere la dispensa”, così come è “competente a trattare, a norma del diritto, le cause di invalidità della sacra ordinazione”.