In Bangladesh l'Anno Sacerdotale fa scoprire un “tesoro nascosto”

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ROMA, lunedì, 5 luglio 2010 (ZENIT.org).- In Bangladesh l’Anno Sacerdotale, conclusosi l’11 giugno scorso, è stato l’occasione per “esporre un tesoro nascosto alla gente e alla Chiesa”.

Lo ha affermato l’Arcivescovo della capitale Dhaka, monsignor Paulinus Costa, che ha confessato all’agenzia AsiaNews che con questo evento i sacerdoti del Bangladesh hanno condiviso le proprie esperienze, comprendendo nuovamente la bellezza di “prendere parte all’amore di Cristo come ministri scelti da Dio”.

Padre Emil Moraes ha dichiarato ad AsiaNews che “è stato un’occasione per condividere con tutti la mia esperienza di padre”.

“In uno dei miei frequenti viaggi in tutto il Paese”, ha raccontato, “ho incontrato diversi musulmani che mi chiedevano quanti figli avessi. Io rispondevo di averne più di 5mila e loro rimanevano stupefatti”.

“Ho dato via tutto ciò che era mio, e ho accettato coloro che non erano miei e adesso sono la mia gente – ha aggiunto –. Io sono il loro pastore perché sono ministro di Dio”.

L’Anno Sacerdotale si è concluso il 18 giugno a Dhaka con la Messa nella chiesa del Santo Rosario e l’incontro “Sacerdozio e opera missionaria”, al quale hanno partecipato centinaia di sacerdoti, più di 50 suore e 500 fedeli.

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ZENIT Staff

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