CITTA' DEL VATICANO, domenica, 20 giugno 2010 (ZENIT.org).- Il Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli, collaborerà con la giustizia italiana nell'indagine in cui è rimasto coinvolto per la vendita di una proprietà immobiliare della Congregazione vaticana per l'Evangelizzazione dei Popoli, ha spiegato la Santa Sede questa domenica.

Padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa vaticana, ha confermato la disponibilità del porporato in un comunicato in cui esprime “stima” e “solidarietà” nei confronti del Cardinale “in questo momento difficile”.

“Il Cardinale Sepe è una persona che ha lavorato e lavora per la Chiesa e per il popolo che gli è affidato in modo intenso e generoso, e ha diritto di essere rispettato e stimato”, ha aggiunto padre Lombardi in una dichiarazione emessa attraverso i microfoni della “Radio Vaticana”, emittente della quale è direttore.

“Auspichiamo tutti e abbiamo fiducia che la situazione venga chiarita pienamente e rapidamente, così da eliminare ombre, sia sulla sua persona, sia su istituzioni ecclesiali”, ha affermato.

“Il Cardinale Sepe – come ha già detto egli stesso – collaborerà ovviamente per parte sua a questo chiarimento. Naturalmente bisognerà tenere anche conto degli aspetti procedurali e dei profili giurisdizionali impliciti nei corretti rapporti fra Santa Sede e Italia che siano eventualmente connessi a questa vicenda”, ha concluso padre Lombardi.

La Procura di Perugia ha annunciato questo sabato che convocherà il porporato, che ha 67 anni, per spiegare le condizioni della vendita di un edificio a Roma quando era prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli (tra il 2001 e il 2006) all'ex Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi, anch'egli sotto inchiesta.

Al termine della Messa domenicale, il Cardinale Sepe ha anche confermato la sua fiducia nella magistratura.

Intervento di mons. Tomasi all'Organizzazione mondiale del Commercio

ROMA, venerdì, 18 giugno 2010 (ZENIT.org).- Pubblichiamo di seguito il testo dell’intervento pronunciato l’8 giugno dall’Arcivescovo Silvano M. Tomasi, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l’Ufficio delle Nazioni Unite e Istituzioni Specializzate a Ginevra, all’Organizzazione mondiale del commercio-Consiglio sugli aspetti dei diritti sulla proprietà intellettuale attinenti al commercio.

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