di Michaela Koller
FORQUILHINHA, mercoledì, 24 febbraio 2010 (ZENIT.org).- “La morte di mia sorella è stato un colpo per la mia famiglia e per tutto il Brasile”. Con queste parole ha espresso a ZENIT il suo dolore suor Maria Helena Arns, sorella di Zilda Arns Neumann, fondatrice della Pastorale del Bambino, morta nel terremoto di Haiti.
Zilda era sposata ed era madre di sei figli. Maria Helena, insieme ad altre due sorelle, è suora della Congregazione delle Suore Scolastiche di Nostra Signora. In totale sono tredici fratelli, cinque dei quali consacrati. Oltre alle tre suore, ci sono due frati francescani. Uno di loro è il Cardinale Paulo Evaristo Arns, Arcivescovo emerito di San Paolo; l’altro, fr. João Crisóstomo, è morto nel 2002.
Maria Helena vive nel luogo in cui è nata Zilda, a Forquilhinha, nello Stato di Santa Catarina, nel sud del Brasile, dove è ancora evidente l’immigrazione tedesca. L’intervista, in origine in tedesco, è stata tradotta in portoghese dalla stessa Maria Helena Arns.
Abbiamo saputo da suor Rosangela Maria Altoé, segretaria internazionale della Pastorale del Bambino, che sua sorella Zilda Arns Neumann è rimasta uccisa nella chiesa del Sacro Cuore di Turgeau, a Port-au-Prince, per il crollo del tetto.
Maria Helena Arns: Dopo una conferenza per 150 persone, la maggior parte delle quali era andata via, un sacerdote voleva conoscere meglio la Pastorale del Bambino. Lei e un gruppo di sacerdoti si sono intrattenuti a parlare nella chiesa in cui si era tenuta la conferenza, e poi è arrivato il terremoto. Quindici di loro hanno perso la vita con Zilda.
Quali sono state le sue reazioni immediate, e quelle della Pastorale del Bambino, quando è stata confermata la terribile notizia della sua morte?
Maria Helena Arns: E’ stato uno shock immenso non solo per la nostra famiglia, ma per tutto il Brasile. E’ molto difficile parlare di questo fatto… In tutte le parrocchie si è celebrata l’Eucaristia, anche nella Basilica Nazionale di Nostra Signora Aparecida, a Padroeira. La maggior parte delle coordinatrici della Pastorale del Bambino, in questi 27 anni, ha conosciuto Zilda personalmente o via televisione. I mezzi di comunicazione, televisione, radio, giornali, riviste, SMS, Internet, hanno annunciato la sua morte. Molte persone hanno offerto testimonianze sulla sua vita e la sua missione. Tra queste, monsignor Angélico S. Bernardino (Vescovo emerito di Blumenau), che ha parlato sul tema “Chi ha ricevuto Zilda in Cielo”, e monsignor Walmor de Azevedo, Arcivescovo di Belo Horizonte, che ha scritto un articolo molto bello: “Zilda Arns – attraverso la Fede”.
Come continuerà ora la Pastorale?
Maria Helena Arns: Tre anni fa Zilda ha affidato il coordinamento nazionale a suor Vera Lucia Altoé e ha assunto il coordinamento internazionale della Pastorale del Bambino, diffusa in 20 Paesi di America Latina, Asia e Africa. A livello nazionale Zilda ha fondato anche la Pastorale degli Anziani.
Come procede la diffusione della Pastorale del Bambino?
Maria Helena Arns: La Pastorale del Bambino agisce già nelle 272 Diocesi del Brasile, in 7.000 parrocchie, 42.000 comunità, con un “esercito” di 260.000 volontari, per il 92% donne, che accompagnano 1.985.347 bambini poveri e 108.342 gestanti, di 1.553.717 famiglie. All’inizio in Brasile i bambini denutriti erano più del 50%, ora sono il 3,1 %. Nelle comunità povere accompagnate dalla Pastorale del Bambino, nel 1983 la mortalità infantile era di 82,8 per ogni mille nati vivi, oggi è di 13 per ogni mille. I dati sono dell’ultima conferenza di Zilda ad Haiti.
Come procedono gli sforzi per fare di Zilda Arns Neumann la candidata al Premio Nobel per la Pace post mortem?
Maria Helena Arns: Il Governatore di Paraná, Roberto Requião, nel suo discorso durante la veglia funebre, ha chiesto al Presidente, Luiz Inácio Lula da Silva, che era presente, di impegnarsi perché si conceda a Zilda il Premio Nobel per la Pace. Lula ha risposto affermativamente.
Devono esserci state delle voci, anche nella Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB), sulla possibilità di avviare un processo di beatificazione…
Maria Helena Arns: E’ stato un Vescovo a parlare di questo ai mezzi di comunicazione. La CNBB non prende mai decisioni importanti fuori dall’Assemblea Generale, con tutti i Vescovi. Anche molti religiosi e laici ne parlano, ma sarebbe troppo presto per giudicare. La “Revista Veja” l’ha definita “una santa in vita e una martire nella morte”. Sappiamo che nel caso di beatificazioni e canonizzazioni la Chiesa agisce lentamente e con cura.
Nel frattempo compaiono già le prime “venerazioni” laiche, con alcune iniziative inaugurate nel nome di Zilda…
Maria Helena Arns: Sì, un parco a San Paolo è stato inaugurato come “Parco Zilda Arns”. Ha ricevuto questo nome il giorno della sepoltura di Zilda. E’ situato nel quartiere Jardim Grimaldi, vicino all’Avenida Sapopemba.
La ringraziamo per le sue parole e vogliamo esprimerle di nuovo le nostre condoglianze.
Maria Helena Arns: La ringrazio per la sua partecipazione al dolore per la morte della mia amata sorella Zilda. Lo Spirito Santo la ispiri sempre come ha fatto con il grande apostolo Paolo. Dopo 2000 anni, leggiamo ancora le sue lettere con grande fervore. Si tratta di salvare il nostro pianeta e il popolo di Dio per un mondo migliore. Sono certa che Zilda abbia contribuito a questo e che continuerà a farlo.