Regno Unito: i cattolici imparano a usare i media in attesa del Papa

Un progetto cerca di promuovere una copertura positiva dell’evento

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LONDRA, mercoledì, 24 febbraio 2010 (ZENIT.org).- Se si consultano i giornali di qualche settimana fa, è probabile leggere che Benedetto XVI è contro l’uguaglianza in Inghilterra – o almeno così sembra.

Il discorso del Papa del 1° febbraio ai Vescovi di Inghilterra e Galles a Roma in occasione della loro visita quinquennale “ad limina apostolorum” ha fatto dire che il Santo Padre sta “attaccando” la legge sull’uguaglianza del Regno Unito.

Sicuramente ha parlato della legge naturale e della libertà dei gruppi religiosi di agire secondo il proprio credo. Gli attivisti per i diritti omosessuali hanno espresso la propria contrarietà, e i titoli dei media hanno riportato le loro opinioni.

Questo tipo di risposta da parte della stampa è proprio quello che l’iniziativa Catholic Voices dell’Unione Cattolica della Gran Bretagna cercherà di prevenire quando il Santo Padre visiterà il Regno Unito a settembre.

Sarà “un ufficio ‘autorizzato ma non ufficiale’ di portavoce cattolici idonei e preparati” a parlare alla stampa di ciò che il Papa sta dicendo davvero e di altri temi collegati.

Preparati ai riflettori

Verranno preparate circa 25 persone con sessioni informative due volte al mese impartite da “esperti di temi scottanti che probabilmente attireranno l’attenzione dei riflettori durante la visita papale”, ha annunciato il gruppo in una dichiarazione.

“In questi mesi riceveranno anche sessioni preparatorie di tre giorni sui media, e concluderanno la loro formazione con un ritiro estivo all’Abbazia di Worth”.

Catholic Voices è indipendente dalla Conferenza Episcopale, ma ha la sua approvazione.

Patrocinano il progetto il presidente della Catholic Union of Great Britain, Lord Daniel Brennan, e l’abate di Worth, Christopher Jamison.

Il comunicato del progetto osserva che il 1° febbraio il Santo Padre ha lanciato un altro messaggio che non ha destato altrettanto scalpore.

Ha infatti invitato i Vescovi a insistere sul loro diritto “di partecipare al dibattito nazionale attraverso un dialogo rispettoso con altri elementi nella società” e di avvalersi “dei doni considerevoli dei fedeli laici in Inghilterra e nel Galles e fare in modo che siano in grado di trasmettere la fede alle nuove generazioni in maniera completa e accurata e con la forte consapevolezza che così facendo svolgono il proprio ruolo nella missione della Chiesa”.

Secondo l’abate Jamison, “il discorso di Papa Benedetto ai nostri Vescovi a Roma mostra quanto sia importante e necessario questo progetto”.

I media come strumento

Catholic Voices non navigherà in acque sconosciute.

Jack Valero e Austen Ivereigh coordineranno il progetto, insieme a Kathleen Griffin, ex produttrice della BBC e preparatrice con esperienza nel campo dei media.

Valero e Ivereigh hanno già coordinato un progetto simile, il Gruppo di Risposta al Codice da Vinci.

“Il Gruppo di Risposta al Codice da Vinci ha fornito una copertura positiva della Chiesa partendo dall’inizio poco promettente di un romanzo sfacciatamente ingannevole. Ciò dimostra cosa si può ottenere a patto che si eviti l’aggressione difensiva da un lato e l’entusiasmo ingenuo dall’altro”, ha affermato l’abate Jamison.

Secondo Lord Brennan, l’équipe di Catholic Voices sarà un “buon melting pot”. “Alcuni possono avere una conoscenza o un’abilità particolare, ma stiamo cercando soprattutto volti freschi, gente che sia disposta a prepararsi su come esporre le sue opinioni nelle rapide raffiche di interviste e dibattiti”.

Il progetto ha tratto la dichiarazione della sua missione da qualcuno che promette di essere una stella della visita papale: il Cardinale John Henry Newman, che si spera venga beatificato dal Papa durante il suo soggiorno in Inghilterra.

Catholic Voices ha fatto proprio l’auspicio del Cardinale Newman per “un laicato non arrogante né precipitoso nelle sue parole, ma di uomini (e donne) che conoscano la loro religione, che entrino in essa, che sappiano dove sono, sappiano ciò che sostengono e ciò che non sostengono, conoscano il loro credo così bene da poterne dare ragione, conoscano tanta storia da poterlo difendere. Voglio un laicato intelligente, ben istruito – desidero (…) ampliare la sua conoscenza, coltivare la sua ragione, per ottenere una visione della relazione di una verità con un’altra verità, per imparare a vedere le cose per come sono, per comprendere come fede e ragione siano una accanto all’altra, per capire quali siano le basi e i principi del cattolicesimo”.

Per ulteriori informazioni: www.catholicvoices.org.uk

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ZENIT Staff

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