Indonesia: una manifestazione blocca la costruzione di una chiesa

I Vescovi denunciano la revoca dei permessi di costruzione dei centri di culto

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JAKARTA, martedì, 16 febbraio 2010 (ZENIT.org).- La manifestazione di circa 50 estremisti musulmani nel villaggio di Curug Mekar (provincia di Giava Occidentale, Indonesia) che protestavano contro il permesso di costruzione di una chiesa protestante ha portato le autorità locali a revocare l’autorizzazione a costruire il centro di culto cristiano.

Secondo quanto ha reso noto questo venerdì l’agenzia AsiaNews, il segretario esecutivo del Governo locale ha tranquillizzato i manifestanti affermando che “è necessario rivedere il percorso che ha portato al rilascio del permesso di costruzione”.

Per le autorità, in questo processo si sarebbero verificate presunte “irregolarità” nella raccolta delle firme dei residenti della zona interessata dal progetto, necessarie per la costruzione del luogo di culto.

Non è la prima volta che si verifica una situazione di questo tipo. In precedenza, ad esempio, nella località di Purwakarta, nella stessa provincia, una folla di musulmani estremisti aveva bloccato la costruzione della chiesa cattolica di Santa Maria.

In quell’occasione, i Vescovi hanno dichiarato che i fedeli avevano ottenuto tutti i permessi e hanno denunciato che le autorità locali non difendono i diritti legittimi delle minoranze.

Contro la revoca repentina dei permessi di costruzione, la Conferenza Episcopale Indonesiana ha indirizzato una protesta formale al Parlamento.

Alla fine dello scorso anno, circa mille musulmani hanno attaccato una chiesa cattolica nelle ultime fasi di costruzione nella città indonesiana di Bekasi, provocando gravi danni all’edificio (cfr. ZENIT, 22 dicembre 2009).

Anche se non sono chiare le ragioni di quell’attacco, la coincidenza dell’assalto con il primo giorno del nuovo anno islamico ha portato a collegarlo alle celebrazioni di quel giorno, che i musulmani indonesiani celebrano tradizionalmente correndo a bordo di automobili e motociclette.

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ZENIT Staff

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