Jean Vanier parlerà all'UNESCO il 10 febbraio prossimo

Affronterà la fragilità inerente alla natura umana

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PARIGI, venerdì, 5 febbraio 2010 (ZENIT.org).- Alla vigilia della Giornata Mondiale del Malato, il fondatore dell’Arca e cofondatore di Fede e Luce, Jean Vanier, pronuncerà un intervento nella sede dell’UNESCO di Parigi sul tema “Dall’infanzia all’età avanzata, come accogliere la vulnerabilità?”.

L’atto avrà luogo il 10 febbraio alle 20.00, secondo quanto ha annunciato l’Ufficio cristiano dei portatori di handicap (OCH).

Durante questa conferenza-incontro, verranno affrontate questioni come la fragilità del bambino e il mito della perfezione della gioventù.

Si parlerà anche di come accompagnare le persone care quando invecchiano e soprattutto di come educatori e assistenti possano aiutare meglio gli anziani vulnerabili.

Alla domanda “Lei compirà 80 anni. Cosa sperimenta in questa tappa della sua vita?”, Jean Vanier ha risposto sulla pagina web dell’OCH.

“La mia speranza e la mia preghiera è che quando arriverà per me il momento della debolezza possa sempre accettare e rallegrarmi di ciò che mi viene dato”, ha confessato.

“La vita umana inizia e termina nella fragilità – ha segnalato –. Durante tutta la nostra vita siamo avidi di sicurezza e dipendenti dalla tenerezza”.

“E’ la nostra vulnerabilità fondamentale… Si unisce a noi nel nostro presente e nel nostro futuro prossimo o lontano – ha continuato –. Come camminare verso un amore più grande senza diventare preda delle nostre paure? Amare è essere vulnerabili”.

Jean Vanier è il fondatore dell’Arca, una federazione internazionale che riunisce più di 130 comunità che accolgono persone con handicap mentali, e cofondatore dell’associazione Fede e Luce, che riunisce oltre 1.500 comunità in 78 Paesi.

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ZENIT Staff

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