Rinvenuta la salma del vicario di Port-au-Prince con in mano un reliquiario

La Caritas in prima linea nel fornire aiuti alle vittime

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PORT-AU-PRINCE (Haiti), giovedì, 21 gennaio 2010 (ZENIT.org).- Nella notte tra martedì e mercoledì, alcuni soccorritori messicani hanno rinvenuto il cadavere di monsignor Benoît Charles, vicario generale dell’Arcidiocesi di Port-au-Prince.

Secondo quanto ha reso noto dalla capitale haitiana padre Antonio Sandoval, coordinatore regionale della Caritas Latinoamericana e del Caribe, “al momento del suo ritrovamento il monsignore aveva in mano un reliquiario che conteneva un’ostia. In ogni momento il Signore lo ha accompagnato in questo cammino verso di Lui”.

Nel terremoto ha perso la vita anche monsignor Joseph Serge-Miot, Arcivescovo di Port-au-Prince, scaraventato dalla forza del sisma dal balcone della sua residenza.

Nelle operazioni di soccorso è stato possibile salvare una donna di 60 anni a quasi sei giorni dal terremoto.

Questo mercoledì, ha spiegato padre Sandoval, “continuavano la ricerca di sopravvissuti e l’assistenza a un piccolo ospedale vicino alla Cattedrale, dove i medici messicani della missione Caritas hanno curato insieme a medici cubani i più poveri tra i poveri”.

“Le persone arrivano con ferite gravi con necrosi. Sono state necessarie decine di amputazioni per salvare loro la vita”, ha aggiunto il sacerdote.

“La dedizione dei medici, delle squadre di soccorso sudafricane e messicane e delle religiose che accompagnano questa missione della Caritas merita un riconoscimento per la generosità e il coraggio”.

“I gesti di generosità continuano, e ci dimostrano che la vita è più forte della morte”, ha commentato.

Questo martedì, la Caritas ha distribuito aiuti su vasta scala in un quartiere di Port-au-Prince in cui si sono dislocati alcuni membri della 82ª Divisione Aerea degli Stati Uniti, il che ha permesso di garantire alle vittime minime condizioni di sicurezza.

La Caritas ha potuto portare sul punto di distribuzione sette camion con aiuti umanitari, costituiti da 1.000 lotti familiari di sussistenza per due giorni, oltre a bottiglie d’acqua, tappetini di plastica e prodotti non deperibili. Tutti questi aiuti sono stati consegnati solo alle donne da un gruppo di volontari di Caritas Haiti.

Una delle beneficiarie degli aiuti, Rose St-Preux, di 32 anni, stava lavorando in un’agenzia di viaggi quando si è verificato il terremoto. Si è salvata perché l’edificio, pur essendo rimasto gravemente danneggiato, non è crollato. E’ corsa subito a casa, ma l’ha trovata completamente distrutta.

Ora vive con la madre, la sorella e i tre fratelli, che si sono miracolosamente salvati, e sono accampati con altre 60 persone.

“E’ molto difficile – ha confessato Rose –, non abbiamo nulla e questi aiuti della Caritas sono i primi che riceviamo”.

[Per vedere il video: http://www.h2onews.org]

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ZENIT Staff

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