CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 14 gennaio 2010 (ZENIT.org).- Il Pontificio Consiglio “Cor Unum” ha chiesto all’agenzia umanitaria internazionale dei Vescovi degli Stati Uniti, il Catholic Relief Services (CRS), di coordinare in questa fase gli sforzi di assistenza alle vittime del terremoto che ha devastato Haiti questo martedì.
Lo spiega, in un comunicato pubblicato questo giovedì dalla Sala Stampa della Santa Sede, lo stesso organismo vaticano dedicato a coordinare le iniziative delle istituzioni caritative cattoliche.
Secondo il testo del Pontificio Consiglio, istituito da Papa Paolo VI nel 1971, “il personale già sul posto, che conta più di 300 membri attivi da tempo in Haiti, l’esperienza passata, le capacità e le risorse di CRS, permetteranno pronto ed efficace coordinamento degli sforzi della Chiesa”.
Questi sforzi, ricorda “Cor Unum” citando Benedetto XVI, “devono essere generosi e concreti per venire incontro alle pressanti necessità dei nostri fratelli e sorelle in Haiti”.
Il comunicato sottolinea che, durante l’Udienza generale di questo mercoledì, il Papa ha rivolto un appello all’assistenza spirituale e materiale dopo il catastrofico sisma.
“La Chiesa cattolica non mancherà di attivarsi immediatamente tramite le sue istituzioni caritative per venire incontro ai bisogni più immediati della popolazione”, ha detto il Santo Padre.
Il testo del dicastero vaticano ricorda che “come in passato per altre tragedie di questo tipo, i cattolici sono già presenti con la loro assistenza concreta”.
“Diverse agenzie cattoliche sono all’opera e inviano personale, che è particolarmente richiesto in maniera urgente”.
Il CRS è attivo ad Haiti da più di 55 anni e questo martedì sera ha già assunto un impegno immediato di mobilitare cinque milioni di dollari per far fronte all’emergenza, fornendo ad esempio cibo, kit igienici, zanzariere e tavolette per rendere potabile l’acqua.
I rappresentanti del CRS hanno riconosciuto la difficoltà dal punto di vista delle comunicazioni e dei trasporti ad Haiti e si sono impegnati a “lavorare duramente per portare aiuto a queste persone che hanno sofferto tanto”.
Tra le necessità più urgenti in questo momento figurano la ricerca e il salvataggio delle persone rimaste intrappolate sotto le macerie, l’assistenza ai feriti, la sicurezza alimentare e idrica e la creazione di rifugi per i senzatetto.