ROMA, lunedì, 30 novembre 2009 (ZENIT.org).- Questo lunedì, più di mille città di tutto il mondo illumineranno un monumento-simbolo contro la pena di morte per dichiarare la propria adesione all’iniziativa “Non c’è giustizia senza vita”, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio.
L’approvazione, negli ultimi due anni, di due Risoluzioni per una Moratoria Universale della pena capitale all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite conferma un cambiamento nel sentimento mondiale verso una soglia più alta di rispetto dei diritti umani.
Anche la Commissione per i Diritti Umani dell’Unione Africana ha approvata all’inizio del dicembre scorso una risoluzione in cui chiede agli Stati di tutta l’Africa di applicare una moratoria della pena di morte, inviando così alla comunità internazionale un chiaro segnale della sua ferma volontà di sostenere la Moratoria votata all’ONU.
La pena capitale, indica la Comunità di Sant’Egidio, “è un residuo del passato, come a lungo sono stati schiavitù e tortura, poi rifiutati dalla coscienza del mondo. Tuttavia, la strada verso l’abolizione della pena capitale resta lunga e difficile e necessita di un’azione decisa e a lungo termine in vista della implementazione della Risoluzione e dell’abolizione definitiva, universale, della pena capitale”.
In questo senso, la Giornata Mondiale delle Città per la Vita-Città contro la Pena di Morte – che si celebra ogni 30 novembre, in ricordo dell’anniversario della prima abolizione della pena capitale da parte di uno Stato (il Granducato di Toscana), avvenuta nel 1786 –, è “un’importante iniziativa che nel corso degli anni ha riunito numerose amministrazioni locali e società civili, per offrire e promuovere universalmente questa battaglia tanto decisiva per l’umanità intera”.
L’ultima edizione della Giornata, quella del 2008, ha registrato l’adesione di quasi mille città, di cui 55 capitali, rappresentando così la più grande mobilitazione internazionale finora realizzata per fermare nel mondo tutte le esecuzioni capitali.
Molti comuni stanno già preparando iniziative culturali e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica con il sostegno e l’organizzazione congiunta della Comunità di Sant’Egidio e di molte associazioni collegate, in Italia e in altri Paesi.
Nel 2002, la Comunità di Sant’Egidio ha celebrato la prima Giornata Mondiale delle “Città per la Vita-Città contro la Pena di Morte” il 30 novembre.
Con questa iniziativa, si chiede a ogni città un gesto visibile dai cittadini e dal mondo. Questo gesto, preferibilmente l’illuminazione di un monumento significativo della città, si accompagna all’adesione alla moratoria universale da parte del Comune e all’impegno concreto a sensibilizzare la società civile.
Alla prima edizione del 2002 hanno partecipato circa 80 città. Attualmente più di un migliaio aderisce all’evento organizzando iniziative di carattere educativo, spettacoli nei monumenti o nei luoghi simbolici e azioni per sensibilizzare i cittadini. Tra le città partecipanti, Roma ha scelto di illuminare il Colosseo, Bruxelles l’Atomium, Barcellona la Piazza della Cattedrale.