ROMA, domenica, 22 novembre 2009 (ZENIT.org).- “Chiesa di Taiwan, a nome del Santo Padre Benedetto XVI, io ti dico: alzati e cammina! Una nuova stagione nella tua storia sta per cominciare. La stagione della nuova evangelizzazione! Seguendo Gesù Cristo, nostro Signore e Re!”.
Lo ha esclamato il Cardinale Jozef Tomko, Prefetto emerito della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, durante la Celebrazione conclusiva per i 150 anni dell’evangelizzazione di Taiwan, svoltasi nello stadio Lin Kou di Taipei questo sabato pomeriggio, solennità di Cristo re dell’Universo.
“Concludere le celebrazioni del 150° anniversario dell’evangelizzazione di Taiwan nella festa di Cristo Re ha un significato speciale per noi”, ha spiegato il porporato, come riporta l’agenzia Fides.
“E’ una nuova chiamata a continuare e a riaccendere gli sforzi per l’evangelizzazione, il che significa costruire il regno di Gesù Cristo. Tutti i membri della Chiesa sono chiamati a contribuire a questo impegno in modo personale: bambini, giovani, laici, famiglie, persone consacrate, sacerdoti e Vescovi (compresi i Cardinali)”.
Alla cerimonia erano presenti Cardinali e Vescovi, numerosi sacerdoti e missionari, diverse autorità politiche e migliaia di fedeli.
Nella sua omelia, il Cardinale – Inviato Speciale di Papa Benedetto XVI all’evento – ha ricordato l’arrivo a Kaohsiung, nel 1859, di tre missionari spagnoli provenienti dalle Filippine insieme a cinque catechisti laici cinesi. Fu l’inizio della Chiesa cattolica a Taiwan, dopo alcuni tentativi fatti nel 1582 e nel 1626.
“Ora il piccolo gregge di fedeli cattolici è arricchito dalla presenza di immigrati dalle Filippine ed è organizzato in sette Diocesi”, ha ricordato il porporato. “Il Signore ha benedetto i vostri sforzi per l’evangelizzazione e dobbiamo ringraziarlo per il suo aiuto misericordioso. Ma siamo ancora agli inizi”.
Il punto di arrivo, ha infatti constatato, “è anche punto di partenza per una nuova evangelizzazione”.
Attraverso l’evangelizzazione, “offriamo alla nostra società i valori fondamentali del regno di Cristo: la verità e la vita. Proponiamo a tutti questo messaggio, non lo imponiamo. Siamo convinti che questo messaggio porta all’intera società giustizia, amore e pace”.
Il Cardinale ha quindi esortato i presenti ad essere testimoni di Gesù Cristo e del suo Regno: “Siate uniti come Chiesa di Gesù Cristo, la Famiglia di Dio: uniti con la Chiesa universale e con il suo capo, il Papa, uniti con i vostri Vescovi, con il clero, nelle vostre famiglie e parrocchie, e tra voi”.
P. Felice Chech, Camilliano, Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie a Taiwan, ha ricordato a Fides che le celebrazioni per l’anniversario sono iniziate il 17 maggio 2008 a Kaohsiung, il luogo dove sbarcarono i missionari domenicani e che venne evangelizzato per primo.
Tra le varie iniziative organizzate durante tutto l’anno, spicca la “S. Andrea 1+1”, che invita ogni cristiano a “concentrarsi con la preghiera e iniziative di attenzione verso un non cristiano, amico, parente, compagno di lavoro o di scuola, ecc. per portarlo ad incontrare Cristo”.
“Una iniziativa senza dubbio ben riuscita è stata quella del pellegrinaggio della Madonna proveniente dalla Basilica Minore di Wanchin, al sud di Taiwan, che ha percorso capillarmente quasi tutte le parrocchie dell’isola”, ha aggiunto, sottolineando anche la promozione del dialogo ecumenico e interreligioso.
Tra le principali difficoltà che la Chiesa deve affrontare, ha segnalato, ci sono il fatto che quella cattolica è ancora vista nel Paese come una “religione straniera”, suscitando a volte “segni di diffidenza”, e “la ancora forte influenza della superstizione che vige nella religione popolare”.
In occasione del 150° dell’evangelizzazione, i Vescovi di Taiwan hanno inviato ai fedeli una lettera in cui sottolineano la necessità di una formazione permanente e si danno l’obiettivo di 15mila battesimi e del ritorno nella Chiesa di quanti si sono allontanati dalla pratica religiosa.
Allo stesso modo, nel testo, intitolato “Celebrare i 150 anni dell’Evangelizzazione imitando San Paolo, per una missione dell’evangelizzazione completa in tutti i campi”, constatano che la Chiesa di Taiwan vuole porsi come “ponte” con la Cina continentale, a cui vuole proporre una testimonianza di unità nella fede.
Taiwan ha una popolazione di oltre 22,5 milioni di abitanti, di cui 299.000 cattolici. Nonostante rappresenti un’esigua minoranza, la Chiesa gestisce 207 scuole di vario grado, 10 ospedali, 4 dispensari, 27 case per anziani e handicappati, 13 orfanotrofi, 3 consultori matrimoniali, 16 centri di educazione e reinserimento e 14 altri istituti di beneficenza e assistenza.