L'incontro "Amici Insieme per l'Europa" compie 10 anni

Oltre 50 movimenti riuniti a Roma presso la Comunità di Sant’Egidio

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ROMA, giovedì, 12 novembre 2009 (ZENIT.org).- La vitalità di quelle “‘minoranze creative’ citate da Papa Benedetto XVI, chiamate a incidere nella storia”, è l’elemento principale emerso durante l’incontro annuale dei responsabili di oltre 50 movimenti e comunità di varie Chiese, denominato “Amici Insieme per l’Europa”, conclusosi questo giovedì a Roma presso la Comunità di Sant’Egidio.

Lo ha ricordato Andrea Riccardi, fondatore della Comunità, sottolineando che quella che si è mostrata è tutt’altro che l’immagine di “cristiani dal volto triste, di una minoranza in declino”.

L’appuntamento annuale, promosso dal comitato orientativo composto da 9 movimenti e comunità tra cui Sant’Egidio, il Movimento dei Focolari e il Rinnovamento nello Spirito, non aveva mai sperimentato una partecipazione così rappresentativa.

I circa 100 partecipanti di quest’anno provenivano da 13 Paesi (Russia, Slovenia, Italia, Germania, Francia, Olanda, Belgio, Norvegia, Svezia, Svizzera e Gran Bretagna) e appartenevano alle Chiese ortodossa, anglicana, evangelico-luterana, riformata e cattolica.

Sin dalla prima sera, ricorda il comunicato finale dell’evento, “la forza di trasformazione e di irradiazione del Vangelo vissuto nei diversi ambiti della società è emersa dalla carrellata dei frutti raccolti nelle 11 giornate di ‘Insieme per l’Europa’ svolte quest’anno nei diversi Paesi”.

In Italia, nel settembre scorso più di 1.400 aderenti a 56 movimenti, associazioni e comunità si sono riuniti a Loppiano (Firenze) apportando numerose testimonianze e mostrando “la fecondità dei diversi carismi sui fronti della famiglia e dell’economia, delle nuove e vecchie povertà”.

Il “processo di comunione” in atto tra le realtà religiose è nato il 31 ottobre 1999 ad Augusta (Germania), nello stesso giorno e luogo della storica firma da parte cattolica ed evangelico-luterana della Dichiarazione congiunta sulla Giustificazione, pietra miliare nel dialogo ecumenico.

Gli organizzatori ricordano che non si è trattato di “una pura coincidenza”, ma di “un fatto significativo”.

“La fecondità di questo processo di comunione nasce dalla radicalità del Vangelo fatto vita, da quell’amore di Dio sempre aperto al perdono e alla misericordia, cuore della dottrina della giustificazione, da cui attinge il primo impegno dei vari membri dei movimenti, sancito da un patto di amore reciproco, base di questa comunione”.

Le origini del processo risalgono al primo incontro con i movimenti e nuove comunità in piazza S. Pietro nella Pentecoste del 1998, che sorprese alcuni responsabili evangelico-luterani che già da trent’anni avevano iniziato un cammino di comunione.

“Desiderano saperne di più e unirsi al processo di comunione appena iniziato tra movimenti cattolici”, ricorda il comunicato.

L’occasione è proprio il 31 ottobre 1999. 50 membri di 15 movimenti e gruppi incontrarono Chiara Lubich – fondatrice del Movimento dei Focolari – e Andrea Riccardi.

Alla domanda: come andare avanti?, Chiara Lubich rispose: “Lo spartito è scritto in Cielo. Ascoltiamo insieme lo Spirito Santo”. Saranno le parole-guida del cammino, che “non vuol dar vita a un supermovimento o a nuove strutture”, ma essere semplicemente “una comunione di amici in Cristo”.

“L’idea che avevo del mondo cattolico è stata sconvolta. Quello che ho imparato in questi 10 anni è stato molto di più che un corso sulla teologia cattolica”, ha confessato Gerard Pross, coordinatore dei convegni dei responsabili di 120 gruppi e movimenti evangelico-luterani della Germania.

Nel 2002 è stato precisato un obiettivo concreto di questa comunione: “Insieme per l’Europa”, “per rafforzare l’anima del continente, anche partecipando ai processi culturali, sociali e politici”, come definito nelle linee di impegno sottoscritto dai partecipanti all’incontro.

Il processo di comunione si è allargato a un numero crescente di movimenti e comunità di tutta Europa, anche delle Chiese libere, al punto che oggi ci sono più di 250 realtà partecipanti.

Si va avanti per dare all'”Europa triste, perché sempre più ripiegata sugli interessi nazionali”, l’apporto della “forza unitiva dei cristiani”, per rispondere alla grande sfida che le si presenta a confronto con l’emergere del colosso cinese e indiano, come ha sottolineato Riccardi.

Tra i prossimi appuntamenti c’è quello del maggio 2010, quando la testimonianza di “Insieme per l’Europa” è stata richiesta al grande evento dei cristiani della Germania, il Kirkentag. Nel 2012 dovrebbe inoltre svolgersi una nuova manifestazione “per rendere visibile per l’Europa questa ricchezza di vita, per superare le paure e dare speranza”.

Per ulteriori informazioni, www.together4europe.org

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ZENIT Staff

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