ROMA, venerdì, 6 novembre 2009 (ZENIT.org).- L’8 novembre prossimo Benedetto XVI sarà a Brescia e a Concesio per onorare la memoria di Giovanni Battista Montini nella terra che lo vide nascere e inaugurare la nuova sede dell’Istituto Paolo VI, costruita accanto alla casa natale del Pontefice defunto.
“Due Pontefici accomunati dalla loro altissima spiritualità”, ha detto il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, anche lui di Brescia, parlando a L’Osservatore Romano dei legami tra Joseph Ratzinger e Papa Montini, che lo creò Cardinale nel 1977.
“A unirli – ha sottolineato il porporato – è soprattutto una profonda vita interiore e una comune donazione a Cristo e alla Chiesa”, così come “la fedeltà al Concilio Vaticano II” e “l’impegno nel difendere il vero spirito del Concilio” attraverso un’ermeneutica della “continuità nel rinnovamento”.
Per entrambi, ha aggiunto, la Chiesa è “chiamata a custodire e trasmettere il depositum fidei e ad essere comunità unita dall’amore”.
Benedetto XVI era già stato a Brescia quando era ancora Cardinale il 22 marzo del 1986, per tenere una lunga conferenza sul tema “Teologia e Chiesa”, durante un incontro organizzato dalla redazione italiana della rivista cattolica internazionale “Communio”.
Il Papa arriverà intorno alle 9.30 all’aeroporto di Ghedi. Si recherà poi nella Chiesa di S. Maria Assunta, a Botticino, per una visita privata e per raccogliersi in preghiera davanti all’urna che contiene i resti di Sant’Arcangelo Tadini, il parroco bresciano che nel ‘900 fondò la Congregazione delle Suore operaie e che il 26 aprile scorso lo stesso Pontefice ha indicato a tutta la Chiesa come intercessore e modello, dichiarandolo santo.
Il Pontefice si trasferirà quindi a Brescia dove presiederà la concelebrazione eucaristica in piazza Duomo, cui seguirà la recita dell’Angelus. Nel pomeriggio farà tappa a Concesio per la visita alla casa che diede i natali a Papa Montini, l’incontro con alcuni familiari del Pontefice defunto e l’inaugurazione dell’elegante complesso architettonico – con l’archivio, la biblioteca, la Collezione Paolo VI di arte moderna e contemporanea, l’auditorium, le sale di studio e i laboratori didattici – che ospiterà la nuova sede dell’Istituto Paolo VI, un tempo a Brescia.
L’allora Cardinale Ratzinger presiedette proprio il primo dei Colloqui internazionali promossi dall’Istituto, che si tenne nel 1980 a Roma sulla prima enciclica di Paolo VI, “Ecclesiam suam”.
Lo stesso giorno Benedetto XVI conferirà il “Premio internazionale Paolo VI”, definito dal suo predecessore il “Nobel cattolico” e giunto alla sua sesta edizione, che verrà attribuito alla collana di fonti cristiane antiche “Sources Chrétiennes”.
In una intervista a Famiglia Cristiana, il Vescovo di Brescia, monsignor Luciano Monari, ha detto che il viaggio del Santo Padre “è un omaggio alla fierezza della città per quel grande Papa, che mai i bresciani hanno ostentato ma che è conficcata nel cuore di ogni cittadino”, e alla sua “passione per il dialogo con il Vangelo in mano”.
“Quello che ci aspettiamo dal Papa – ha detto invece mons. Monari in un’intervista apparsa sul magazine allegato al settimanale diocesano ‘La Voce del Popolo’ – è che compia anche a Brescia quella che è la sua missione, ossia l’annuncio del Vangelo”.
La visita del Papa, ha sottolineato, deve essere vista anche come “una conferma che il cammino che la nostra Chiesa ha fatto e ancora sta facendo è corretto, vissuto in comunione, riconosciuto come autentico dal Vescovo di Roma”.
Riflettendo poi sull’esempio di Sant’Arcangelo Tadini, il sacerdote che si battè per dare dignità al lavoro e ai lavoratori, il Vescovo si è quindi detto convinto che la cosa fondamentale che la Chiesa può fare è “quella di custodire il senso vero del lavoro”, e richiamare costantemente a “un’economia rispettosa della dignità umana, a reale servizio dell’uomo”.
Alla domanda se la presenza di Benedetto XVI potrà essere di qualche beneficio alla causa di beatificazione di Paolo VI, mons. Molinari ha risposto: “Lo spero, non tanto per la beatificazione in quanto tale, ma perché sono convinto che ci sia un tesoro di spiritualità originale nella vita di Paolo VI e che la diffusione di questo tesoro possa aiutare e arricchire la Chiesa di oggi”.
In occasione della visita, mons. Luciano Monari consegnerà a Benedetto XVI il dono della diocesi che consiste in un’offerta per le iniziative di carità del Papa, “perché – si legge in una lettera diffusa in tutta la diocesi – egli ne possa disporre a favore dei bisogni delle Chiese più povere, soprattutto le Chiese tribolate dell’Africa”.