ROMA, mercoledì, 4 novembre 2009 (ZENIT.org).- Carcerati di tutto il mondo, dall’Australia a Roma, dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti, dalle Isole Figi alle Filippine, hanno partecipato a un’innovativa teleconferenza per conoscere più da vicino il Vangelo di Luca.
L’iniziativa, intitolata “Luke: come to the Table”, è la seconda del suo genere, dopo la prima che si è svolta nel giugno scorso sugli scritti di San Paolo riscuotendo un enorme successo.
Le conferenze sono organizzate dal The Broken Bay Institute e dalla Conferenza dei Vescovi catolici dell’Australia.
L’evento sul Vangelo di Luca è stato trasmesso in circa 200 luoghi del pianeta e ha contato sulla partecipazione di oratori di spicco come l’Arcivescovo Mark Coleridge e suor Elizabeth Dowling RSM.
Il Vescovo australiano David Walker, membro della Commissione Episcopale per la Missione e la Formazione nella Fede, nella cui Diocesi è stato ospitato l’evento, ha affermato che le conferenze rispondono al bisogno di una formazione adulta nella fede di qualità in un formato accessibile.
“Sappiamo dal feedback che abbiamo ricevuto dalla conferenza su San Paolo che se tutti l’hanno ritenuta un’esperienza positiva, quelli che l’hanno apprezzata in modo particolare sono stati coloro che sono isolati e che in genere non hanno accesso a oratori di questa portata”, ha riferito il presule.
Il direttore del The Broken Bay Institute, Gerard Goldman, ha confessato dal canto suo che gli organizzatori hanno accolto con grande piacere il fatto che i carcerati siano stati inclusi nella conferenza.
“E’ un’ottima opportunità di formazione nella fede per loro e per molti altri, e speriamo di saper costruire su questa base in futuro”, ha commentato.
I partecipanti hanno potuto anche prendere parte all’incontro in modo interattivo inviando via e-mail domande agli oratori, che hanno risposto nel corso della conferenza.
Le sessioni verranno archiviate sul sito web del The Broken Bay Institute e saranno disponibili gratuitamente su www.bbi.catholic.edu.au.
