CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 2 novembre 2009 (ZENIT.org).- La Santa Sede ha pubblicato una spiegazione per chiarire che non esiste disaccordo tra Benedetto XVI ed esponenti vaticani sulla questione del celibato e dei pastori o seminaristi anglicani che vogliono entrare in piena comunione con la Chiesa cattolica.
La “chiarificazione” di padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede, smentisce, citando il Cardinale William Joseph Levada, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, che il ritardo nella pubblicazione della Costituzione Apostolica del Papa sugli Ordinariati personali per gli anglicani sia dovuto a differenze di posizione nella Santa Sede.
La nota rivela che il lavoro per la “Costituzione” e le “Norme” che si seguiranno per l’accoglienza delle comunità anglicane sarà concluso alla fine della prima settimana di novembre.
“Il ritardo è puramente tecnico, perché si tratta di assicurare la coerenza del linguaggio canonico e dei riferimenti”, afferma nella spiegazione il Cardinal Levada.
Un articolo apparso sulla stampa e le conseguenti interpretazioni nei forum di discussione e nei blog su Internet avevano affermato il 29 ottobre che il documento del Papa non era stato ancora pubblicato per la divergenza di posizioni sulla possibilità che i seminaristi di tradizione anglicana sposati possano essere ordinati sacerdoti.
La nota vaticana spiega la questione con queste parole: “Per quanto riguarda i futuri seminaristi, si è considerato mera speculazione il fatto che ci siano casi in cui potrebbe essere richiesta una dispensa dalla regola del celibato. Per questa ragione, si devono sviluppare criteri oggettivi su tali possibilità (ad esempio, seminaristi sposati che sono già in fase di formazione) tra l’Ordinariato personale e la Conferenza Episcopale, presentati per l’approvazione della Santa Sede”.
Circa i pastori anglicani che decidono di entrare in piena comunione con la Chiesa cattolica, la spiegazione conferma ciò che il Cardinal Levada aveva già annunciato durante una conferenza stampa (cfr. ZENIT, 20 ottobre 2009): “ex ministri anglicani sposati possono essere ammessi al ministero sacerdotale nella Chiesa cattolica, caso per caso”.
Questi pastori, Vescovi o sacerdoti anglicani, entrando nella Chiesa, potranno quindi essere ordinati sacerdoti e continuare a mantenere la propria vita matrimoniale.