A Roma una conferenza per liberare i bambini da Hiv e Tbc

Tra gli organizzatori, Caritas Internationalis

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CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 8 ottobre 2009 (ZENIT.org).- Caritas Internationalis e l’ambasciata degli Stati Uniti presso la Santa Sede hanno organizzato dal 14 al 16 ottobre una conferenza a Roma per prevenire e combattere l’Hiv/Aids e la tubercolosi nei bambini.

Fino a 800 bambini muoiono ogni giorno per malattie collegate all’Aids come la Tbc. Molti vivono in Paesi poveri in cui la mancanza di fondi rende difficile la diagnosi, il trattamento e la prevenzione della trasmissione dell’Hiv dalle madri.

Monsignor Robert J. Vitillo, consulente speciale di Caritas Internationalis sull’Hiv, ha affermato che “un inaccettabile numero di bambini affetti da Hiv muore prima compiere due anni. Il mondo deve svegliarsi di fronte a questa terribile tragedia. Deve investire denaro e competenze perché i bambini che hanno l’Hiv possano vivere”.

“Dobbiamo aiutare le loro madri a ricevere cure per non trasmettere il virus ai loro figli, dobbiamo effettuare test sui bambini prima e abbiamo bisogno di medicinali adatti ai bambini”, ha aggiunto, come ricorda un comunicato inviato dalla Caritas a ZENIT.

La conferenza riunirà voci di spicco delle Nazioni Unite, del Vaticano, di ONG, di compagnie farmaceutiche e di professionisti che lavorano nell’assistenza ai bambini affetti da Aids per studiare strategie che permettano un maggiore accesso alla prevenzione, alla diagnosi e alle cure per i piccoli che hanno già contratto o rischiano di contrarre queste malattie.

L’ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede, Miguel Diaz, ha affermato che gli USA hanno “assunto un maggiore impegno nella lotta all’Hiv e all’Aids nel mondo in via di sviluppo”.

“Il Piano d’Emergenza del Presidente USA per l’Assistenza all’Aids (PEPFAR) investe in programmi pediatrici nei Paesi poveri per prevenire, tra le altre cose, la trasmissione dalla madre ai figli”, ha spiegato, aggiungendo che il PEPFAR promuove anche cure domestiche e assistenza sanitaria per i piccoli malati.

Cosponsorizzano la conferenza anche il Pontificio Consiglio per la Salute, UNAIDS, il Dipartimento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la Lotta alla TBC, la Stop TB Partnership, la Commissione Sanitaria dell’Unione dei Superiori Generali e l’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma.

“Con questo tipo di partnership possiamo fare una grande differenza per la vita dei bambini affetti da Hiv”, ha detto monsignor Vitillo.

L’evento si svolge nel 20° anniversario della Convenzione sui Diritti del Fanciullo, che afferma che ogni bambino ha il diritto di vivere, di raggiungere il massimo standard sanitario ottenibile e di avere accesso alle strutture sanitarie.

Caritas Internationalis ha lanciato all’inizio di quest’anno la campagna HAART for Children per chiedere un’azione più decisa da parte dei Governi e delle compagnie farmaceutiche per aiutare a salvare la vita dei bambini affetti da Hiv o che rischiano di contrarlo.

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ZENIT Staff

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