Nasce a Roma l'Istituto di Ricerca “Mulieris dignitatem”

In programma seminari e conferenze a partire dal 2 aprile

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ROMA, martedì, 31 marzo 209 (ZENIT.org).- La reciprocità uomo-donna, gli aspetti antropologici, la famiglia, la spiritualità, la Dottrina Sociale della Chiesa sono tra i temi che affronterà l’“Istituto Mulieris dignitatem per studi sulla unidualità uomo e donna”, promosso dalla Pontificia Facoltà Teologica “San Bonaventura-Seraphicum” di Roma.

L’Istituto, spiega un comunicato ricevuto da ZENIT, ha ottenuto “un considerevole input” dal preside della Facoltà, padre Zdzislaw Kijas, e muove dall’omonima Lettera Apostolica di Giovanni Paolo II, alla quale si ispira per “offrire un contributo di riflessione sull’essere umano, uomo e donna e sulla loro reciprocità”.

“L’obiettivo principale di questo nuovo Istituto – spiega il direttore Laura Tortorella, docente del Seraphicum – è di contribuire al ripristino di una società in grado di riconoscere valori comuni di riferimento, il senso di Dio e quindi dell’uomo e della donna”.

“In quanto istituzione cattolica di educazione superiore, l’Istituto Mulieris dignitatem promuove la riflessione, lo studio, la ricerca e l’insegnamento sulla dignità dell’uomo e della donna, come singoli e nel loro essere chiamati a costruire insieme la storia, poiché il vero senso dell’umanità si può ritrovare solamente superando la subordinazione e la conflittualità”, aggiunge.

Il percorso di studio parte da un concetto chiave: “quello della dignità di ogni persona, da declinare in una società caratterizzata da tante problematiche”.

Si tratta di una sfida culturale che si gioca innanzitutto sulla capacità di creare un efficace dialogo uomo-donna, perché, come ha sottolineato la professoressa Tortorella, “solo dialogando sarà possibile porre l’originalità maschile e femminile a servizio della persona, per affrontare temi fondamentali come famiglia, procreazione, genetica, educazione, solidarietà e lavoro”.

Proprio il lavoro sarà il tema del primo ciclo di incontri, in programma il 2 aprile, il 7 maggio e il 4 giugno. Giovedì 2 aprile, alle ore 20.45 presso la sala biblioteca in via F.lli Reiss Romoli, 27 (zona Dalmata), apriranno i lavori dell’Istituto di ricerca la professoressa Tortorella, su “Il lavoro umano: aspetti antropologici”, e la psicologa e psicoterapeuta Maria Beatrice Toro, che parlerà di “Espressione delle qualità femminili e maschili nel lavoro”.

Il 7 maggio Cristina Demezzi e Oreste Bazzichi, entrambi docenti della Pontificia Facoltà “San Bonaventura”, interverranno rispettivamente su “Spiritualità e lavoro: una possibilità” e “Ripensare il lavoro con al centro la famiglia”.

Nella sessione conclusiva del 4 giugno sarà la volta del professor Guzman Carriquiry, sottosegretario del Pontificio Consiglio per i Laici, che interverrà su “Il lavoro alla luce della dottrina sociale della Chiesa”, e di padre Zdzislaw Kijas, preside del Seraphicum, sul tema “Il lavoro cambia, l’annuncio si rinnova”.

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ZENIT Staff

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