Giovani, protagonisti dello sviluppo dei paesi emergenti

Attraverso la formazione in management di ALTIS dell’Università Cattolica

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MILANO, lunedì, 30 marzo 2009 (ZENIT.org).- Formare giovani manager locali che possano contribuire alla crescita del tessuto economico e produttivo dei Paesi emergenti e in via di sviluppo e, nel contempo, facilitare uno sviluppo delle imprese europee nei nuovi mercati attento alla promozione sociale e alla tutela dell’ambiente.

Su questo doppio binario si muove il secondo MBA (Master in Business Administration) New Markets and Europe, promosso da Altis (Alta Scuola Impresa e Società) dell’Università Cattolica, al via da questo lunedì a Milano.

Svolto interamente in inglese, ospita per un anno 35 laureati con diverse esperienze lavorative alle spalle, di età compresa tra i 25 e i 45 anni, provenienti da 18 nazioni: Africa Sub-Sahariana (Eritrea, Etiopia, Ghana, Kenya, Nigeria, Rwanda, Sudan, Tanzania, Uganda), Bacino del Mediterraneo (Egitto, Tunisia), Asia (Cina, India), America Latina (Brasile, Messico), Est Europa (Russia, Slovacchia) e Italia.

Dopo i corsi di management e l’apprendimento della lingua italiana, gli studenti svolgeranno uno stage in imprese italiane interessate al loro Paese o si dedicheranno allo sviluppo di un nuovo progetto di business.

Fondamentale per la realizzazione dell’iniziativa è il ruolo svolto del Comitato per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo della Conferenza Episcopale Italiana che, tramite 16 borse di studio, ha consentito ad altrettanti laureati provenienti dall’Africa di partecipare all’MBA.

Il Master intende far propria la preoccupazione educativa che il Papa ha sottolineato anche nel suo recente viaggio in Africa, condizione fondamentale per un cammino di sviluppo integrale.

“L’MBA New Markets and Europe”, dichiara Mario Molteni, docente di strategia alla Cattolica e direttore di Altis, “è unico nel suo genere: coniuga eccellenza accademica e funzione sociale. Promuove una concezione d’impresa dove dimensione economica e sostenibilità vanno a braccetto”.

“Nel solco della dottrina sociale della Chiesa – aggiunge il docente –, vuole essere un’occasione di crescita umana e professionale per un gruppo di giovani destinati a fare da ‘ponte’ tra due mondi che devono collaborare sempre di più”.

“E’ bello quando l’Università si pone al servizio di una verità operosa, in coerenza con le sue radici – spiega –. E in futuro desideriamo moltiplicare esperienze come queste. Intendiamo realizzare programmi simili anche in America latina e in Africa, in collaborazione con selezionate università cattoliche locali. Per questo stiamo sviluppando nuovi contatti e siamo aperti a considerare nuovi potenziali partner”.

Altis (l’Università Cattolica di Milano) è nata nel 2005 con l’obiettivo di favorire – attraverso ricerche, corsi di formazione, progetti e rapporti con le imprese – la diffusione di una cultura del management responsabile.

In soli 4 anni di attività, l’Alta Scuola ha attivato decine di corsi che fanno capo a 6 divisioni: Corporate Social Responsibility & Sostenibilità, Globalizzazione & Nuovi mercati, Piccole imprese e distretti produttivi, Organizzazioni non profit, Public Management, Finanza per lo sviluppo.

[Per ulteriori informazioni: Silvia Persi, tel. 02 48517156; cell. 348 4985689; www.unicatt.it/altis; e-mail: silvia.persi@unicatt.it]

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ZENIT Staff

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