ROMA, martedì, 24 marzo 2009 (ZENIT.org).- E’ stata presentata questo martedì a Roma la maratona-staffetta “Correre sulle Orme di San Paolo – Con San Paolo in bici, a nuoto e di corsa”. L’iniziativa partirà da Gerusalemme il 23 aprile e si concluderà a Roma, a San Pietro, il 27 maggio, dopo aver percorso 1.300 km e toccato cinque Paesi (Israele, Grecia, Malta, Italia e Città del Vaticano).
Gli organizzatori spiegano in un comunicato inviato a ZENIT che alcuni partecipanti “cammineranno, altri andranno di corsa, altri ancora a nuoto ed in bicicletta. Tutti, a turno, porteranno la fiaccola, simbolo di ‘Correre sulle Orme di San Paolo’, la maratona non competitiva che ripercorrerà le tappe dell’evangelizzazione di San Paolo”.
La manifestazione è stata presentata da Edio Costantini, presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo Sport, alla presenza tra gli altri di monsignor Josef Clemens – segretario del Pontificio Consiglio per i Laici –, Andrea Cardinaletti – presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo – e numerosi altri partner.
“Oltre ad essere un evento sportivo in grado di portare migliaia di giovani e non più giovani a solcare le strade percorse da San Paolo duemila anni fa, la maratona sarà anche un pretesto per discutere di problematiche di stretta attualità, come lo sport e l’emergenza educativa”, osservano gli organizzatori.
Ogni tappa, infatti, ospiterà un convegno sul tema “Avere a cuore il destino dei ragazzi. I nuovi luoghi educativi dello sport”, in cui saranno promossi momenti di confronto con la popolazione per ascoltare le proposte di quanti hanno a cuore il futuro dei giovani. Destinatari di questi incontri saranno “studenti, educatori, sacerdoti, dirigenti sportivi, allenatori, insegnanti e genitori”.
La fiaccola sarà portata da atleti di diverse discipline sportive – tra cui Demetrio Albertini, Giovanna Trillini, Valentina Vezzali, Luca Marchegiani, Roberto Mancini, Arrigo Sacchi e numerosi campioni del ciclismo – e da tanta gente comune, e verrà accolta dal Vescovo della Diocesi ospite e delle autorità civili e militari, che presenzieranno anche a una notte di spiritualità nella Basilica di San Paolo fuori le mura a Roma con la lettura integrale delle 14 lettere di San Paolo.
L’ultima tappa di Roma, oltre al convegno sui luoghi educativi e la notte di spiritualità, prevede il saluto del Papa in Piazza San Pietro e uno spettacolo sull’Apostolo delle Genti, l’opera poetico-musicale “Il fuoco della carità di San Paolo”, scritta dal compositore Cristian Carrara e dal poeta Davide Rondoni e realizzata dal Servizio nazionale per il Progetto culturale della CEI.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione, monsignor Clemens ha illustrato il significato della maratona, “che celebra il Santo che più di tutti ha guardato allo sport”, “perché il coraggio, la perseveranza, la costanza, la caparbietà, la concentrazione, il lavoro di squadra sono, insieme, le virtù di San Paolo e i valori che stanno alla base della pratica sportiva”.
Secondo il presule, “l’iniziativa non può non avere il plauso di Benedetto XVI, perché il Papa apprezza tutte le iniziative volte a celebrare l’Anno Paolino e a rilanciare il messaggio e l’insegnamento dell’Apostolo delle genti”.
Il presidente della Fondazione “Giovanni Paolo II per lo sport” Costantini ha constatato che “la manifestazione non sarà solo un evento sportivo e culturale, ma anche di popolo”, e di ciò “se ne ha conferma guardando l’attesa che cresce sia in Italia che negli altri luoghi che saranno attraversati dalla carovana paolina come la Terra Santa, Grecia e Malta”.
“Correre sulle orme di San Paolo” è un evento sportivo, culturale e religioso organizzato dalla Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport in collaborazione con la Sezione Chiesa e Sport del Pontificio Consiglio per i Laici, l’ Ufficio nazionale per la Pastorale del turismo, sport e tempo libero e il Servizio Nazionale per il Progetto Culturale della Conferenza Episcopale Italiana, il Centro Sportivo Italiano, l’Azione Cattolica Italiana, la Federazione Ciclistica, la Federazione Danza Sportiva, il Gruppo Sportivo dell’Esercito, l’Associazione I Pellegrini di Verona e i Papaboys.