Convocate le prime Giornate Sociali Cattoliche d'Europa

Tratteranno della solidarietà e si svolgeranno a Danzica (Polonia)

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DANZICA, venerdì, 13 marzo 2009 (ZENIT.org).- A ottobre cattolici di tutto il continente parteciperanno alle prime Giornate Sociali Cattoliche d’Europa, convocate dalla Commissione degli Episcopati della Comunità Europea (COMECE), secondo quanto ha reso noto questo giovedì l’istituzione.

Le Giornate si svolgeranno dall’8 all’11 ottobre nella città polacca di Danzica e saranno organizzate da un comitato presieduto da monsignor Piotr Jarecki, Vescovo ausiliare di Varsavia e vicepresidente della COMECE, e composto da una ventina di rappresentanti di tutti gli episcopati.

L’incontro, spiega la COMECE, tratterà soprattutto della “dimensione sociale della persona umana”, ispirato “dalla fede cristiana e in particolare dall’insegnamento sociale della Chiesa Cattolica”.

La data e il luogo scelti “rivestono un particolare significato simbolico. Non solo ricordano l’inizio della Seconda guerra mondiale nel 1939 e la fine del regime comunista nell’Europa centrale e dell’Est nel 1989, ma anche la prima visita del Papa Giovanni Paolo II nel suo Paese natale nel 1979, visita che ha condotto alla nascita a Danzica di Solidarnosc, il movimento sociale che ha unito milioni di lavoratori polacchi”.

Attualmente, l’antica divisione dell’Europa, “frutto degli accordi di Yalta, è stata superata”, anche se il cammino “non è concluso”, segnalano i Vescovi.

“Ogni generazione deve riconquistare la libertà e la pace e la nostra non fa certo eccezione”, affermano.

Oggi, a ottant’anni dal crack della Borsa di Wall Street nel 1929, “il mondo si ritrova sprofondato nel cuore di una crisi economica e finanziaria dalle conseguenze sociali e politiche molto preoccupanti, accompagnata da tentazioni nazionaliste e protezionistiche”.

Per combattere questa crisi, sottolineano i Vescovi, “è necessaria una combinazione di valori personali e politici inclusi nel termine ‘solidarietà’. Fondata sulla dignità umana e sulla libertà, essa è al centro dell’insegnamento sociale della Chiesa”.

Questa solidarietà, avvertono, riguarda “tutti gli esseri umani, sia coloro che non sono ancora nati sia quelli che sono al termine della loro vita. Concerne i nostri contemporanei e le generazioni future. Concerne i residenti e i migranti. Concerne tutti i Paesi, i grandi e i piccoli”.

Richiede anche la difesa della famiglia e dell’ambiente, e deve estendersi a tutto il mondo, al di là dei confini del continente.

“A Danzica vogliamo non solo ricercare le strade di una solidarietà dell’Europa di fronte all’attuale crisi mondiale, ma anche incoraggiare la partecipazione dell’Unione Europea ad una civiltà

dell’amore, che non lasci nessuno da parte in alcun punto del globo e che associ le generazioni future”, conclude il comunicato.

Per ulteriori informazioni: www.comece.org

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ZENIT Staff

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