I Vescovi irlandesi condannano il nuovo attentato dell'IRA

Presuli cattolici e protestanti emettono una condanna congiunta

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

di Inma Álvarez

DUBLINO, martedì, 10 marzo 2009 (ZENIT.org).- I Vescovi dell’Irlanda hanno espresso questo lunedì in un comunicato la propria condanna “nei termini più forti possibili” dell’attentato commesso sabato sera nelle caserme dell’Esercito inglese a Massereene (Antrim, Irlanda del Nord), costato la vita a due soldati britannici.

La nota di condanna è stata resa pubblica all’inizio dell’Assemblea generale di primavera della Conferenza Episcopale Irlandese.

I Vescovi hanno assicurato le proprie preghiere per i due soldati assassinati e per le loro famiglie, così come per le persone rimaste ferite.

Si tratta, affermano nella loro nota, “di un attacco diretto e atroce contro la santità della vita umana e gli sforzi per costruire un cammino di accordo politico in Irlanda del Nord”.

“Il popolo irlandese rifiuta decisamente l’uso della violenza come mezzo per raggiungere fini politici. Chi propone altre vie fa naufragare il nostro futuro e distrugge la speranza”, aggiungono.

I Vescovi rivolgono un appello a tutti gli irlandesi “perché raddoppino i propri sforzi per costruire una società pacifica che persegua la giustizia e la riconciliazione attraverso il dialogo paziente nel processo politico”, e chiedono soprattutto a quanti hanno informazioni sugli assalitori di trasmetterle alla polizia.

Dall’altro lato, i massimi rappresentanti delle confessioni cristiane presenti nel Paese – cattolica, metodista, presbiteriana e anglicana – hanno reso pubblico questo martedì un comunicato congiunto di condanna.

Il testo è firmato dal Cardinale Séan Brady (per la Chiesa cattolica), dall’Arcivescovo Alan Harper (per la Chiesa anglicana) e dai reverendi Aian Ferguson (per metodisti) e Donald Patton (per i presbiteriani).

I leader cristiani considerano che si tratta di un attacco “contro tutta la comunità” che “ci riporta ad avvenimenti che credevamo di aver lasciato nel passato”, definendo l’accaduto “un pericoloso tentativo di destabilizzare il processo di pace che non si deve permettere abbia successo”.

Per questo, si uniscono nella preghiera per le famiglie delle vittime ed esortano le loro rispettive comunità a condannare questo attacco e ad affermare “la fiducia in un futuro di riconciliazione”.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione