MEDELLÍN, martedì, 24 febbraio 2009 (ZENIT.org).- “Questo omicidio è agghiacciante, ci fa inorridire”. E’ quanto ha affermato questa domenica il Presidente della Colombia, Álvaro Uribe Vélez, venendo a sapere della tragica morte di padre Juan Gonzalo Aristizábal, avvenuta nella città di Medellín.
Il cadavere del sacerdote è stato ritrovato nella sua automobile, vicino all’Università di Antioquia a Medellín. A quanto sembra è stato ucciso mediante asfissia meccanica. I funerali si sono svolti questo lunedì nella Cattedrale metropolitana della città.
Padre Juan Gonzalo, di 58 anni, sacerdote da 25, era parroco della chiesa di San Giovanni Apostolo. La domenica celebrava la Messa in alcuni hotel della città, come il Dann Carlton, il Belfort, il Poblado Plaza e l’Intercontinental. Centinaia di turisti e di fedeli che vivevano nei dintorni assistevano ogni settimana alla sua Eucaristia.
Attualmente partecipava alla costruzione di una parrocchia nel settore di El Tesoro, uno dei più prestigiosi della città.
“E’ una cosa che vorremmo non fosse vera”, ha affermato in alcune dichiarazioni al quotidiano “El Mundo” Manuel Molina, gestore dell’Hotel Dann Carlton di Medellín. “Era un maestro, un amico, una persona sempre pronta per una Messa, un Battesimo o un matrimonio”.
Il presbitero supervisionava alcune opere sociali come la destinazione delle collette domenicali negli hotel per fornire borse di studio a giovani dei quartieri più poveri di Medellín. Era anche cappellano di un ospizio per anziani nel quartiere di Belencito.
Padre Aristizábal è stato a lungo cappellano del Governatorato del dipartimento colombiano di Antioquia, la cui capitale è Medellín. Era allora governatore l’attuale Presidente Álvaro Uribe Vélez. “Abbiamo avuto una profonda vicinanza”, ha affermato il Capo di Stato.
Monsigno Alberto Giraldo Jaramillo, Arcivescovo di Medellín, ha dichiarato che il sacerdote ucciso “si distingueva per il suo spirito di carità nei confronti dei più bisognosi, per la dedizione pastorale, l’intelligenza e la disponibilità verso gli altri”.
“Come Chiesa cattolica rifiutiamo decisamente questo tipo di atti che vanno contro la vita umana, il miglioramento della società e l’opera evangelizzatrice di un sacerdote che quotidianamente cerca il bene degli altri”, afferma il presule in un comunicato.
“Non abbiamo parole per esprimere la nostra preoccupazione e il nostro dolore per l’assassinio del nostro amato presbitero”, aggiunge.
L’Arcivescovo conclude rivolgendo “un appello alla preghiera per l’eterno riposo” del sacerdote e “per i responsabili di questo omicidio, perché il Signore trasformi il loro cuore”.
Finora le autorità ecclesiastiche e di polizia non hanno fornito dettagli sulle cause e gli autori del crimine.