I carmelitani scalzi aprono una nuova fondazione in Sri Lanka

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ROMA, giovedì, 12 febbraio 2009 (ZENIT.org).- Il Definitorio generale dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi (OCD) ha organizzato una nuova fondazione in Sri Lanka.

La grande isola dell’Oceano Indiano ha un territorio di 64.652 chilometri quadrati e quasi 18 milioni di abitanti, per il 69% buddisti, per il 15% induisti. I musulmani rappresentano il 7% della popolazione, i cristiani l’1,8%.

Secondo quanto rende noto la pagina web della Curia Generale dell’Ordine, nella distribuzione carmelitana la parte settentrionale dell’isola, con le Diocesi di Jaffna, Mannar, Anuradhapura, Chilaw e Trincomalee-Batticaloa, appartiene alla Provincia del Tamil Nadu (India).

Le fondazioni del centro e del sud del Paese, con le Diocesi di Colombo, Kurunegala, Kandy, Badulla, Ratnapura e Galle, appartengono invece alla giurisdizione della Provincia del Malabar (India).

L’Ordine in precedenza è stato presente nella Diocesi di Colombo con il convento di Indigolla (1954-1966), soppresso per gli scontri tra i ribelli tamil e le forze governative.

La nuova fondazione risponde all’invito dei Vescovi a prestare una maggiore assistenza alle religiose carmelitane di clausura e a promuovere le vocazioni locali.

L’ultimo carmelitano dello Sri Lanka ha emesso la professione nel 1946, è stato ordinato sacerdote nel 1955 e ha vissuto vari anni nella provincia delle Fiandre. Padre Gabriel Gunasekara è morto il 14 marzo 2008.

Come accade spesso nella storia, le religiose carmelitane hanno preceduto gli uomini dell’Ordine. Nel 1935 il Carmelo Missionario di Cholet (Francia), ormai soppresso, ha fondato il monastero di Colombo, dal quale sono nate le succursali di Kandy (1950) e Galle (1967).

Nei tre Carmeli del Paese vivono una cinquantina di carmelitani scalzi. Dal 1978, il Carmelo Secolare è situato vicino al monastero di Colombo.

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ZENIT Staff

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