Nella giornata del malato non vanno dimenticati i disabili

Le dichiarazioni del Presidente di “Cristiani per Servire”

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di Antonio Gaspari

ROMA, martedì, 10 febbraio 2009 (ZENIT.org).- Mercoledì 11 febbraio si celebra la 17° Giornata del Malato e per questa occasione l’associazione “Cristiani per Servire” ha chiesto di non dimenticare tutti gli affetti da disabilità, così come quegli ammalati che portano nel loro corpo anche i segni di una grande sofferenza psichica.

La Giornata arriva nel periodo in cui al Senato della Repubblica è stato approvato il disegno di legge n.1279, d’iniziativa governativa, con cui si autorizza la ratifica della “Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità”, un documento dell’ONU che ‘Cristiani per Servire” ritiene utile anche se con molte riserve.

Coerentemente con le critiche sollevate dalla Santa Sede, l’associazione Cristiani per Servire ha chiesto di apportare modifiche in favore della vita per quanto riguarda una parte della “Convenzione”, che avvalla ed include metodologie e limitazioni delle nascite che sono la negazione del diritto alla vita.

Intervistato da ZENIT, Franco Previte, Presidente di Cristiani per Servire, ha spiegato: “Si sperava che l’obiettivo di questo disegno di legge potesse essere quello di portare vantaggi tangibili alla qualità di vita dei cittadini disabili, ma, anche ad una strategia nazionale sui diritti e sulle necessità dei malati psichici”.

Diritti che non sono emersi dalla “Convenzione”, in maniera specifica, dimenticando che il 15% delle famiglie italiane sono colpite in alcuni dei suoi componenti da malattie mentali (il 15% uomini e il 25% donne).

Inoltre dei sofferenti psichicamente dissociati, il 4% soffre di disturbi mentali, il 16% di varie forme di disagio mentale, il 30%, pare assuma psicofarmaci.

Previte fa notare che “l’Italia è allineata con gli altri Paesi europei per malati con disturbi psichici, ma con livello più basso di terapie e scarse strutture non sufficientemente appropriate”.

Più volte Cristiani per Servire ha richiamato l’attenzione delle Istituzioni sulle necessità in genere di questo grave ed urgente disagio sociale, ed ha lamentato che l’approvato disegno di legge n.1279 non contiene specificatamente, né provvedimenti legislativi in conformità con l’art.4 della “Convenzione”, né risorse finanziarie per la malattia mentale.

Secondo il Presidente di Cristiani per servire, “le Istituzioni non pongono in essere obiettivi di solidarietà o proposizioni concrete su questo delicato ambito socio-sanitario”.

Previte ha concluso ricordando che Fedor Dostoevskij, il celebre scrittore russo, diceva che una società va giudicata a secondo del trattamento che riserva ai malati di mente e quindi: “Il livello di civiltà si dimostra e si evidenzia nel rispetto della persona. Di ogni persona!”.

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ZENIT Staff

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