Il Card. Sandri chiede sostegno per la Chiesa in India e Ucraina

Al termine dell’assemblea generale della ROACO

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CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 3 febbraio 2009 (ZENIT.org).- Concludendo l’assemblea generale della Riunione Opere d’Aiuto alle Chiese Orientali (ROACO), svoltasi a Roma dal 26 al 30 gennaio, il Cardinale Leonardo Sandri ha chiesto un “costante sostegno” per le comunità ecclesiali in India e in Ucraina, a cui era dedicato l’incontro.

Il porporato, ricorda “L’Osservatore Romano”, ha visitato recentemente i due Paesi, mettendone a fuoco urgenze e necessità pastorali.

Parlando dell’India, si è soffermato sui bisogni d’aiuto delle Chiese cattoliche orientali locali, quella malabarese e quella malankarese, realtà in crescita costante al punto che è stato necessario creare nuove Diocesi in varie zone dell’India.

In questo contesto, le agenzie della ROACO si impegnano a far fronte per quanto possibile alle aumentate necessità finanziarie e a prevedere progetti e iniziative caritatevoli a favore dei fedeli.

Il porporato ha definito il suo viaggio nel Paese asiatico “un pellegrinaggio della pace in India sulle orme dei santi e dei beati della Chiesa siro-malabarese e siro-malankarese”, soprattutto dopo l’ondata di violenza che ha avuto luogo nello Stato dell’Orissa, sottolineando di aver fatto “costantemente riferimento” a quei “tragici eventi” nei suoi interventi, “assicurando sempre l’attenzione, l’affetto e la preghiera del Papa e di tutta la Chiesa”.

In India, ha proseguito, c’è una comunità ecclesiale comunque viva e “proiettata verso il futuro con buone speranze per il considerevole sviluppo in atto, pur tra difficoltà e problemi nuovi e antichi”, e la Chiesa offre il suo sostegno in vari settori, ricevendo l’apprezzamento della popolazione.

Per questo, il Cardinale ha affermato di sentirsi “in dovere” di raccomandare ai fedeli “un costante sostegno alla Chiesa che è in India, un vero punto di riferimento sul territorio”.

Quanto all’Ucraina, il porporato ha sottolineato che dopo quasi vent’anni di repressione la Chiesa greco-cattolica sta riemergendo, anche se continuano a mancare sacerdoti, religiosi e strutture pastorali.

La vitalità della comunità locale “a ogni livello e il suo serio lavoro pastorale” e quella “della pastorale giovanile e vocazionale, dell’apostolato nel mondo della cultura e della comunicazione sociale” sono “segnali promettenti che trovano conferma nelle realizzazioni sotto il profilo di strutture ecclesiali: il nuovo seminario di Leopoli; diverse sedi dell’università cattolica, numerose chiese restaurate o edificate ex novo”, ha affermato.

In vista dell’“impegnativo” complesso della nuova cattedrale di Kyiv, con l’attigua residenza e curia arcivescovile maggiore, la cui realizzazione comporta un notevole impegno finanziario e costituisce “un motivo di preoccupazione”, il Cardinale ha chiesto solidarietà perché “la chiesa greco-cattolica ucraina, pur con tutte le sue difficoltà, rappresenta una comunità chiave per il futuro ecclesiale di tutto l’est europeo”.

“Abbiatene tutto il dovuto e possibile riguardo”, ha esortato.

La ROACO, ha aggiunto, mantiene vivo il suo interesse anche nei confronti di altre Chiese cattoliche orientali, soprattutto in Iraq, dove molti cristiani sono tentati di abbandonare il Paese per l’influenza dell’islam, la difficile situazione lavorativa e il mancato riconoscimento di una piena libertà.

La ROACO è un comitato nato nel 1968 e riunisce agenzie di tutto il mondo impegnate a sostenere finanziariamente le comunità cattoliche orientali in vari settori. Ne fanno parte, ad esempio, la Pontificia Missione per la Palestina e numerose agenzie di Germania, Francia, Svizzera, Paesi Bassi e Austria.

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ZENIT Staff

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