Il Vescovo Williamson riconosce la gravità delle sue dichiarazioni

Afferma di aver creato al Pontefice “problemi inutili”

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ROMA, lunedì, 2 febbraio 2009 (ZENIT.org).- “Nella tremenda tempesta mediatica sollevata dalle mie imprudenti dichiarazioni alla televisione svedese, la prego di accettare il mio sincero rincrescimento per aver provocato a lei e al Santo Padre tanti problemi e tensioni inutili”.

E’ quanto scrive il Vescovo lefebvriano Richard Williamson in una lettera apparsa sul suo blog il 30 gennaio e indirizzata al Cardinale Darío Castrillón Hoyos, Presidente della Pontificia Commissione “Ecclesia Dei” e Presidente emerito della Pontificia Commissione per il Clero.

“Per me, tutto ciò che conta è la Verità Incarnata, e gli interessi della Sua unica e vera Chiesa, unica via per poter salvare la nostra anima e dare eterna gloria, nel nostro piccolo, a Dio Onnipotente”.

Per questo motivo, il presule sostiene di avere “solo un commento, tratto dal profeta Giona, I, 12”: “Prendetemi e gettatemi in mare e si calmerà il mare che ora è contro di voi, perché io so che questa grande tempesta vi ha colto per causa mia”.

Inoltre, il Vescovo esprime la sua “sincera gratitudine personale per il documento” con il quale Benedetto XVI ha deciso di rimettere la scomunica ai quattro Vescovi ordinati nel 1988 da monsignor Marcel Lefebvre.

Il presule conclude quindi assicurando di offrire una Messa “con la massima umiltà” al Santo Padre e al Cardinale Darío Castrillón Hoyos.

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ZENIT Staff

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