Bagno di folla alla Marcia per la vita a Parigi

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di Elisabetta Pittino*

ROMA, martedì, 3 febbraio 2009 (ZENIT.org).- Il 25 gennaio scorso si è svolta nella capitale francese la V edizione della Marcia per la vita organizzata dal collettivo “En Marche pour la vie” (In Marcia per la vita).  

Presenti all’evento delegazioni di Svizzera, Ungheria, Regno Unito, Spagna, Italia, Austria, Germania, Belgio, Romania, Slovacchia, Irlanda, Olanda, Polonia, Norvegia.

Lo slogan del 2009 “Francia, con l’Europa, difendi la vita!”, ispirato alla Petizione europea lanciata dal Movimento per la Vita, è stato il tema della marcia.

La marcia è partita da Place de la République ed è arrivata a Place de la Bastille. Al grido “Pour la vie, sauvons les bebés” (per la vita, salviamo i bambini) i 15.000 partecipanti  si sono incamminati con striscioni e cartelli.

Alla fine della marcia, cui hanno preso parte anche 17 Vescovi, Jean-Bernard Grenouilleau, Presidente del Comité pour Sauver l’Enfant à Naitre, ha intonato un canto ed una invocazione a Maria.

Successivamente, prendendo la parola ha detto: “Ciò che ci motiva si deve vedere e se necessario bisogna gridarlo! Perché niente è peggio del silenzio quando tante vite umane innocenti sono in pericolo,  quando tante vite umane innocenti vengono quotidianamente uccise, nell’indifferenza generale”.

“Chiediamo solennemente ai pubblici poteri responsabili – se ci sono –  di smettere di aiutare e di sovvenzionare con il denaro dei cittadini coloro che, utilizzando la difesa dei diritti e travisando la libertà, spingono al massacro dei bambini nel grembo, innocenti”, ha aggiunto.

La marcia è stata preceduta, sabato 24 gennaio, da una veglia di preghiera presso la Chapelle Notre Dame du Bon Conseil, organizzata dal collettivo “En Marche pour la vie” con l’approvazione e il sostegno della diocesi di Parigi.

Domenica 25 gennaio l’eurodeputato Carlo Casini, Presidente del Movimento per la Vita italiano, ha richiamato la verità dei diritti umani e invitato a continuare la raccolta delle firme per la Petizione europea che sarà presentata al Parlamento Europeo dopo le elezioni di giugno.

Promotore e organizzatore di questa manifestazione, che si ripete da 5 anni, è il collettivo “En marche pour la vie” (http://www.30anscasuffit.com/), che raggruppa una quindicina di associazioni francesi a sostegno del rispetto della vita fin dal concepimento.

Cécile Edel, Presidente di “Choisir la Vie” e animatrice ufficiale della marcia, ha spiegato che questa iniziativa “è nata dalla consapevolezza che, per sfondare la cultura di morte, è necessario superare le divisioni in nome del diritto alla vita”, .

Il logo del collettivo è una mano aperta, cioè l’accoglienza: alle donne, ai bambini e a chi se ne prende cura. In contrapposizione con il simbolo delle associazioni francesi per la pianificazione familiare che è invece un pugno chiuso.

In Francia la contraccezione è praticata e diffusa ma non ha diminuito il numero degli aborti. Ogni anno dal 1975 vengono abortiti circa 200.000 bambini (una media di 1 su 4).

Nonostante questo fallimento l’Ile de France, cioè la pubblica amministrazione francese, sovvenziona con 300.000 euro una massiccia pubblicità nei sotterranei dei metrò: “Sessualità, contraccezione, aborto. Un diritto, la mia scelta, la nostra libertà”.

Paul Ginoux Defermon, portavoce della Marcia, ha invece spiegato “Noi rifiutiamo l’adeguamento delle legislazioni verso il basso. Chiediamo invece che le legislazioni europee siano concordi ed unite nella tutela della madre e del nascituro”.

“Per questo – ha continuato – chiediamo: il riconoscimento della dignità dell’essere umano dal concepimento fino alla morte naturale, l’abolizione dell’aborto, una politica a favore della famiglia e il sostegno per le future madri”.

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*Consigliere nazionale del Movimento per la Vita italiano e responsabile giovani del Movimento per la Vita della Lombardia

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ZENIT Staff

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