di Antonio Gaspari
ROMA, giovedì, 25 settembre 2008 (ZENIT.org).- “Lancio un appello ai romani affinché vengano tutti alla messa celebrata dal Pontefice Benedetto XVI in onore del loro concittadino, il grande Papa Pio XII”, ha detto suor Margherita Marchione.
Così in una intervista a ZENIT, la religiosa ha fatto appello alla comunità cristiana di Roma e ha espresso gratitudine per le tante opere di carità portate avanti da Papa Pacelli.
La celebrazione per commemorare il 50° anniversario della morte di Pio XII si terrà nella Basilica di San Pietro il 9 ottobre prossimo, alle 11.30, e sarà presieduta a Benedetto XVI.
Suor Margherita Marchione, di cui è stato appena pubblicato il libro “La Verità ti farà libero” (Libreria Editrice Vaticana), uscito anche in inglese con il titolo “The Truth will set You Free” (Paulist press), ha detto a ZENIT che “Pio XII è stato troppo a lungo ostaggio del pregiudizio, della diffamazione, di un'analisi storica alterata e faziosa".
“Il Papa – ha sottolineato la nota scrittrice – in realtà non rimase in silenzio, di fronte agli orrori del nazismo, ma seguì una precisa strategia, quella che gli sembrò l’unica possibile per evitare rappresaglie e quindi un inasprimento del genocidio”.
“La sua opera, è ampiamente testimoniata – ha sottolineato suor Margherita –. Salvò la vita a migliaia di ebrei e perseguitati, aprì le porte di ogni edificio religioso e ne fece un luogo di rifugio e accoglienza”.
“Azione, non lamento è il precetto dell’ora”, disse Pio XII nel 1942.
Nella prefazione al libro, il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato della Santa Sede, ha scritto: “Vorrei ringraziare quanti, come suor Margherita Marchione, hanno contribuito ad una migliore comprensione dell’azione apostolica ed esemplare del Servo di Dio Pio XII”.
“E’ profondamente ingiusto – ha aggiunto il porporato – stendere un velo di pregiudizio sull’opera di Pio XII durante la guerra, dimenticando non soltanto il contesto storico ma anche l’immensa opera caritativa che egli promosse”.
Per gratitudine a Pio XII, suor Marchione ha chiesto la partecipazione di parrocchie, associazioni, sopravvissuti alla Shoah e loro parenti salvati dalla Chiesa, per riempire la basilica di San Pietro.