"Cristiani e Musulmani: Insieme per la dignità della famiglia"

Messaggio vaticano per la fine del Ramadan

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CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 19 settembre 2008 (ZENIT.org).- In occasione della fine del Ramadan (‘Id al-Fitr 1429 H. / 2008 A.D.) il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso ha inviato un messaggio augurale dal titolo “Cristiani e Musulmani: Insieme per la dignità della famiglia”.

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Cristiani e musulmani:

Insieme per la dignità della famiglia

Cari Amici musulmani,

1. Dal momento che si avvicina la fine del mese di Ramadan, mi è gradito indirizzarvi, secondo una tradizione ormai ben stabilita, gli auguri cordiali del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Durante questo mese, cristiani vicini a voi hanno condiviso le vostre riflessioni e le vostre celebrazioni familiari; il dialogo e l’amicizia si sono rafforzati. Dio ne sia lodato!

2. Ma, come per il passato, questo amichevole appuntamento ci offre anche l’occasione di riflettere insieme su un tema di attualità capace di arricchire i nostri scambi e di aiutarci a conoscerci meglio, con i nostri valori comuni e le nostre differenze. Per quest’anno, noi abbiamo pensato di proporvi il tema della famiglia.

3. Uno dei documenti del Concilio Vaticano II Gaudium et Spes, sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, afferma: “La salvezza della persona e della società umana e cristiana è strettamene connessa con una felice situazione della comunità coniugale e familiare. Perciò i cristiani, assieme a quanti hanno alta stima di questa stessa comunità, si rallegrano sinceramente dei vari sussidi grazie ai quali gli uomini di oggi progrediscono nel favorire questa comunità di amore e nel rispetto della vita: sussidi che sono di aiuto a coniugi e genitori nella loro preminente missione e dai quali attendono inoltre migliori benefici mentre si sforzano di promuoverli” (n. 47).

4. Queste parole ci ricordano opportunamente che lo sviluppo della persona e della società dipende in gran parte dalla prosperità della comunità coniugale e familiare! Quanti sono coloro che portano, qualche volta, per tutta la vita, il peso delle ferite di una situazione familiare difficile o drammatica? Quanti sono coloro che precipitano nell’abisso della droga o della violenza, cercando di colmare, invano, un’infanzia travagliata? Cristiani e musulmani, noi possiamo e noi dobbiamo operare congiuntamente alla salvaguardia della dignità della famiglia, oggi e domani.

5. In questo campo, noi abbiamo avuto spesso l’occasione di collaborare, sia a livello locale che internazionale, poiché entrambi cristiani e musulmani hanno un’alta considerazione della famiglia. La famiglia, luogo dove l’amore e la vita, il rispetto per l’altro e l’ospitalità si incontrano e si trasmettono, è certamente la “cellula fondamentale della società”.

6. Cristiani e musulmani, non devono esitare ad impegnarsi, non solamente per venire in aiuto alle famiglie in difficoltà ma anche per collaborare con tutti coloro che hanno a cuore il favorire la stabilità dell’istituzione familiare e l’esercizio della responsabilità parentale, in particolare nel campo dell’educazione. Non è superfluo ricordare qui che la famiglia è la prima scuola dove si apprende il rispetto dell’altro, nella sua identità e nella sua differenza. Il dialogo interreligioso e l’esercizio della cittadinanza non possono dunque che beneficiarne.

7. Cari Amici, mentre il vostro digiuno sta per terminare, purificati e rinnovati dalle pratiche care alla vostra religione, possiate conoscere con le vostre famiglie e con coloro che vi sono cari, una vita serena e felice! Che l’Iddio Altissimo vi colmi tutti della Sua misericordia e della Sua pace!

Jean-Louis Cardinale Tauran

Presidente

Arcivescovo Pier Luigi Celata

Segretario

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ZENIT Staff

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