Monsignor Giuseppe Betori, nuovo Arcivescovo di Firenze

Sostituisce il Cardinale Antonelli nominato a capo del Pontificio Consiglio della Famiglia

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di Antonio Gaspari

CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 8 settembre 2008 (ZENIT.org).- Il Pontefice Benedetto XVI ha nominato lunedì monsignor Giuseppe Betori, attuale Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), nuovo Arcivescovo di Firenze.

Monsignor Betori succede così al Cardinale Ennio Antonelli che è stato nominato nei mesi scorsi, nuovo Presidente del Pontificio Consiglio della Famiglia.

Nato il 25 febbraio 1947 a Foligno, il nuovo Arcivescovo di Firenze ha compiuto gli studi teologici presso la Pontificia Università Gregoriana, conseguendo la Licenza in Sacra Teologia (1970), e quelli in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico, dove ha conseguito “Summa cum laude” il dottorato in Scienze Bibliche (1980), con una tesi sui racconti di persecuzione nella prima parte del libro degli Atti degli Apostoli.

Monsignor Betori è stato ordinato sacerdote il 26 settembre 1970 e dopo aver ricoperto diversi incarichi soprattutto nel campo dell’educazione e della formazione il 26 settembre 1996 è stato nominato Sottosegretario della Conferenza episcopale italiana.

Il 5 aprile 2001 Giovanni Paolo II lo ha nominato Segretario generale della CEI e lo ha eletto Vescovo con il titolo della sede episcopale di Falerone. Il 6 aprile 2006 è stato riconfermato Segretario generale della CEI per un ulteriore quinquennio.

Nel suo saluto alla Città di Firenze, il nuovo Arcivescovo, ha ricordato la sua venuta a Firenze per assistere le vittime dell’alluvione del 4 novembre 1966.

Nel messaggio di saluto monsignor Betori ha raccontato: “Avevo poco più di 19 anni quando, all’indomani del 4 novembre 1966, insieme ad alcuni amici del Seminario Lombardo di Roma decidemmo di partire notte tempo alla volta di Firenze”.

“Ricordo ancora – ha aggiunto –, non senza emozione, l’impatto devastante dell’acqua e del fango che invadevano la città, e lo sguardo attonito di tanti, specie bambini e anziani, di fronte a ciò che li circondava. Furono momenti di paura e di fatica, ma anche di solidarietà e di speranza”.

Il nuovo Arcivescovo ha confessato che “quei giorni mi svelarono una cosa che non avrei più dimenticato: la bellezza ferita eppure composta e al dunque inviolabile di questa città, delle sue pietre e della sua gente”.

Innumerevoli i messaggi di auguri e felicitazioni, tra cui quello del Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della CEI, che dalla Terra Santa dove sta svolgendo un pellegrinaggio, ha espresso gratitudine al Santo Padre “per la fiducia che ha espresso verso monsignor Betori”.

“Al neo eletto – ha sottolineato il porporato – va la riconoscenza più sincera per la vicinanza sempre pronta ed efficace che ha avuto verso persone e problemi. In modo speciale, rivolgo a lui il mio personale ringraziamento per il prezioso e leale aiuto nei primi tempi della mia Presidenza, trovando un valido collaboratore e un fraterno amico”.

Il cardinale Bagnasco ha precisato che monsignor Betori resterà anche Segretario Generale fino alla nomina del nuovo, a norma dello Statuto della CEI.

Lunedì 8 settembre, secondo quanto rivelato dal Servizio Informazione Religiosa (SIR), monsignor Betori ha salutato il personale della CEI, riunito a Roma nella sala del Consiglio permanente, esprimendo un doppio ‘grazie’ al Cardinale Bagnasco, e al Cardinale Camillo Ruini.

“Due grandi presidenti, saggi e coraggiosi – ha sostenuto il nuovo Arcivescovo di Firenze – che mi hanno indicato le vie giuste nello spingerci a promuovere la comunione tra le chiese e il servizio al bene di tutta la società in Italia”.

Tra i messaggi di felicitazioni anche quello di Carlo Casini, Deputato europeo e Presidente del Movimento per la Vita Italiano, il quale ha espresso “il più caloroso ringraziamento per la vicinanza di monsignor Betori sempre manifestata al Movimento per la vita, in un contesto complessivo di sostegno a tutti i movimenti laicali”.

“In questi anni – ha affermato Casini – siamo stati aiutati da monsignor Betori a realizzare un´unità non solo ideale, ma anche operativa, causata dal comune riconoscimento del valore della vita umana fin dal concepimento, e della famiglia, finalizzata a dare un solido fondamento al riconoscimento complessivo della società civile”.

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ZENIT Staff

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