Di Marta LagoZENIT.org).- La Santa Sede ha inviato una delegazione di alto livello al vertice tra Israeliani e Palestinesi che mira a rilanciare il processo di pace in Medio Oriente.
La Sala Stampa vaticana ha confermato che a guidare la delegazione presente ad Annapolis (Maryland, Stati Uniti) sarà monsignor Pietro Parolin, Sottosegretario per i Rapporti con gli Stati. Lo accompagnerà monsignor Franco Coppola, Consigliere di nunziatura.
Domenica scorsa, dopo aver recitato l’Angelus, il Papa ha rivolto un forte appello alla preghiera per la pace in Terra Santa.
Con l’aiuto della comunità internazionale, da questo martedì, ad Annapolis, Israeliani e Palestinesi cercheranno di rilanciare i negoziati in vista di una soluzione giusta e definitiva al conflitto che insanguina da sessant’anni la Terra Santa, ha detto Benedetto XVI davanti a migliaia di fedeli e pellegrini.
Il Pontefice ha ricordato le molte “lacrime e sofferenze” che il conflitto ha provocato ai due popoli.
In vista di questo importante appuntamento, la Conferenza Episcopale statunitense ha convocato domenica una Giornata speciale di preghiera.
Da ciò derivano l’appello del Papa all’unità nella preghiera, per implorare dallo Spirito Santo la pace per la tanto amata regione della Terra Santa, e anche la prudenza e il coraggio di tutti i protagonisti all’incontro.
La Giornata di preghiera promossa dall’episcopato statunitense si inserisce in un cammino intrapreso da decenni per promuovere la pace in Terra Santa, ricorda “L’Osservatore Romano” nella sua edizione italiana del 26-27 novembre.
L’incontro di Annapolis “offre molta speranza”, riconosce il nuovo Cardinale Daniel Nicholas DiNardo – Arcivescovo di Galveston-Houston (Stati Uniti) – sul quotidiano del Papa.
“Mi auguro che tutte le parti riunite in questa conferenza internazionale si adoperino con solerzia per una risoluzone che assicuri una pace effettiva nella regione medio-orientale”, sottolinea, unendosi all’appello del Pontefice.
Secondo quanto appreso dal porporato, comunità parrocchiali e cattolici di tutto il territorio statunitense stanno pregando “secondo le indicazioni dei presuli, perché divenga concreta la prospettiva di pace fra i due popoli israeliano e palestinese”.
In un’iniziativa di tipo politico, ha avvertito, la preghiera “ha un grande valore, anche per il futuro”.
“Siamo chiamati a perseverare nella preghiera, continuando ad affidare a Dio la nostra speranza di pace anche nelle prossime settimane e nei prossimi mesi”, perché l’auspicio – conclude il Cardinal DiNardo – è che la conferenza di Annapolis promuova ulteriori colloqui di pace nella regione.
