ROMA, domenica, 7ottobre 2007 (ZENIT.org).- Avvicinare le persone a Dio attraverso la bellezza dell’arte e della musica è l’obiettivo del Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra, dedicato a Benedetto XVI nell’anno del suo 80° compleanno.
Dal 10 al 13 ottobre, le quattro Basiliche patriarcali di Roma – San Pietro, San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le Mura e Santa Maria Maggiore – accoglieranno concerti in quella che è la VI edizione dell’iniziativa.
“Anche per chi non avesse la consapevolezza che il sacro è un dono, poter entrare in una delle nostre basiliche e ascoltare la musica sacra rappresenta l’occasione per interiorizzare una forma di bellezza che migliora ed eleva la dignità della persona”, ha detto presentando l’iniziativa Maria Pia Garavaglia, vicesindaco di Roma, secondo quanto riportato dal settimanale della diocesi di Roma “Roma Sette”.
“Ogni volta che si serve la dignità della persona si serve, in realtà, la nostra comunità, si realizzano relazioni positive”, ha aggiunto.
L’inaugurazione solenne del Festival avrà luogo mercoledì 10 ottobre alle 17.00 nella Basilica di San Pietro con l’esecuzione, in prima italiana, della Messa “Tu es Petrus” del tedesco Wolfgang Seifen, nel corso della celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Angelo Comastri.
La composizione liturgica segue l’Ordinario in latino; la Symphonisches Orchester dell’Università di Berlino e la Humboldt Studentische Philarmonie und Chor, diretti da Constantin Alex, dispiegano 150 voci e 100 professori d’orchestra.
Il settimanale diocesano ricorda che è stato un concerto a San Pietro in occasione del Giubileo a suscitare l’emozione da cui ha preso vita l’iniziativa.
“Quando i Wiener Philarmoniker, un’orchestra di soli uomini, hanno cominciato a suonare nella Basilica, intonando la ‘Messa dell’Incoronazione’ di Wolfgang Amadeus Mozart, ho visto con stupore le lacrime sul loro volto”, ha ricordato il promotore dell’evento, il senatore Hans Albert Curtial, presidente della Fondazione pro Musica e Arte Sacra.
“Mi sono detto: questi uomini piangono, di gioia, per poter suonare nella Basilica! Allora, questa emozione, questa gioia la devo trasmettere a tante altre persone!”, ha aggiunto.
Giovedì 11 (alle 21.00), i Wiener Philarmoniker si esibiranno nella Basilica di San Paolo fuori le Mura con la “Messa da Requiem” di Giuseppe Verdi.
Il giorno dopo si svolgerà a Santa Maria Maggiore “un viaggio musicale e spirituale nella Milano del primo Seicento” grazie a “Nova Metamorfosi”, spettacolo in cui “luci e regia in un allestimento semi-scenico faranno da sfondo alle interpretazioni rigorose dell’ensemble francese Le Poème Harmonique diretto da Vincent Dumestre, specializzato nel riproporre con strumenti originali la musica antica e la sua dimensione poetica”.
Il 13 ottobre la rassegna si chiuderà a San Giovanni in Laterano con la “Messa in si minore BWV 232” di Johann Sebastian Bach, eseguita dagli Amsterdam Baroque Orchestra and Choir.
I concerti, spiega “Roma Sette”, “coniugano fede e cultura, presentando i capolavori della musica sacra nei luoghi di culto, scrigni d’arte e spiritualità”.
I fondi raccolti in questa occasione contribuiscono anche al restauro di preziose testimonianze cristiane del passato come il Mausoleo dei Valerii nella Necropoli vaticana.
“Oggi la società, che presenta tanti aspetti di bruttura (una bruttura interiore, che poi esplode nei gesti, nelle violenze, nelle guerre), va curata attraverso una bellezza autentica, che entra dentro le persone e quindi le guarisce, rendendole migliori”, ha osservato riferendosi all’iniziativa monsignor Comastri, presidente della Fabbrica di San Pietro, Arciprete della Basilica vaticana e presidente onorario del Festival.