ROMA, martedì, 2 ottobre 2007 (ZENIT.org).- Giunto a Strasburgo, in occasione della sua visita in Francia, il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Alessio II ha parlato all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa sottolineando il contributo positivo della religione alla vita pubblica.

“Riteniamo – ha dichiarato il Patriarca ortodosso russo – che relegare la religione fuori dalla sfera pubblica sia inaccettabile. E’ tempo di riconoscere che la motivazione religiosa ha diritto di esistere ovunque, compresa la sfera pubblica”.

“Il concetto dei diritti umani, la più alta idea politica europea, si è potuta sviluppare grazie all’insegnamento cristiano sulla dignità, la libertà e il carattere morale dell’essere umano”, ha aggiunto, secondo quanto riferito dall'agenzia dell'episcopato italiano “Sir”.

“Eppure oggi ci troviamo di fronte ad una rottura tra i diritti e la moralità e questa rottura rappresenta una minaccia per la civiltà europea”, ha continuato.

Alla vigilia della partenza per la Francia, invece, in un’intervista rilasciata al settimanale “La Vie”, il Patriarca si era detto “convinto che uno dei principali doveri delle nostre Chiese oggi sia la proclamazione dei valori del Vangelo e della vita cristiana”.

“E’ evidente – aveva aggiunto – che alcune tendenze del mondo contemporaneo, come la secolarizzazione, il relativismo religioso, la marginalizzazione della religione rispetto alla vita sociale, la propaganda di una cultura del consumo, la revisione delle norme etiche, esigono una risposta comune che ortodossi e cattolici possono e devono dare”.

“Dobbiamo insieme difendere la famiglia e avvertire la società del carattere nefasto della cultura della morte propagata oggi che vuole farci accettare l’aborto, l’eutanasia e le unioni dello stesso sesso”, aveva poi sottolineato.

Il 1° ottobre il Patriarca Alessio II si è incontrato con l’Arcivescovo di Strasburgo, monsignor Jean-Pierre Grallet, ed ha cenato con il presule e con i rappresentanti delle comunità protestanti.

Secondo quanto riferito dalla “Sir”, l’Arcivescovo ha quindi accompagnato il Patriarca Alessio II alla Cattedrale di Strasburgo dove c’era una assemblea di oltre mille persone ad attenderlo per una preghiera ed un concerto di musica religiosa russa.

Nel suo saluto, il Patriarca ha detto: “Nel mondo di oggi ogni credente ha una responsabilità enorme ed una missione difficile, quella di testimoniare la sua fede. E’ bene che i cattolici e gli ortodossi possano unire i loro sforzi e lavorare insieme. Possiamo e dobbiamo affermare insieme i valori cristiani, di fronte al rifiuto e alla indifferenza”.

“Spero sinceramente che il mio soggiorno in questo Paese, l’incontro con i Vescovi e i fedeli della Chiesa cattolica in Francia, porterà frutti e contribuirà al progresso del dialogo tra ortodossi e cattolici in Europa e nel mondo”, ha auspicato.

Martedì sera, il Patriarca è infine partito per Parigi dove è stato accolto dall'Arcivescovo cattolico della capitale, monsignor André Vingt-Trois, e dal Presidente della Conferenza dei Vescovi francesi, il Cardinale Jean-Pierre Ricard.