CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 7 ottobre 2007 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha affermato questa domenica che l’evangelizzazione è il modo più profondo in cui i cristiani possono promuovere la vera pace.
Lo ha spiegato recitando l’Angelus insieme a migliaia di pellegrini, ricordando che il mese di ottobre è dedicato tradizionalmente dalla Chiesa alle missioni e ai missionari, perché in esso si celebra la Giornata Missionaria Mondiale, che quest’anno ha luogo il 21 ottobre.
“Sappiamo, tuttavia, che la vera pace si diffonde là dove gli uomini e le istituzioni si aprono al Vangelo”, ha detto il Pontefice parlando dalla finestra del suo studio.
“Il mese di ottobre ci aiuta a ricordare questa fondamentale verità mediante una speciale animazione che tende a tener vivo l’anelito missionario in ogni comunità e a sostenere il lavoro di quanti – sacerdoti, religiosi, religiose e laici – operano sulle frontiere della missione della Chiesa”.
Quest’anno Benedetto XVI ha dedicato il suo messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale al tema “Tutte le Chiese per tutto il mondo”.
“L’annuncio del Vangelo resta il primo servizio che la Chiesa deve all’umanità, per offrire la salvezza di Cristo all’uomo del nostro tempo, in tante forme umiliato e oppresso, e per orientare in senso cristiano le trasformazioni culturali, sociali ed etiche che sono in atto nel mondo”, ha constatato.
Il Papa ha ricordato che 150 anni fa sono partiti per l’Africa, verso l’attuale Sudan, cinque sacedoti e un laico tra cui San Daniele Comboni, futuro Vescovo dell’Africa centrale e patrono di quelle popolazioni, la cui memoria liturgica si celebra il 10 ottobre prossimo.
Fondatore dei Missionari del Cuore di Gesù e delle Pie Madri della Nigrizia, Comboni è stato canonizzato da Giovanni Paolo II il 5 ottobre 2003.
“All’intercessione di questo pioniere del Vangelo e dei numerosi altri Santi e Beati missionari, particolarmente alla materna protezione della Regina del Santo Rosario, affidiamo tutti i missionari e le missionarie”, ha concluso il Papa.