Esortazione al Senato statunitense ad aumentare gli aiuti per i Paesi poveri

WASHINGTON, D.C., lunedì, 10 settembre 2007 (ZENIT.org).- I leader cattolici stanno esortando il Senato degli Stati Uniti a sostenere il finanziamento delle attività umanitarie e legate allo sviluppo per i Paesi più poveri del mondo, ma non per effettuare aborti.

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La richiesta è stata presentata in una lettera firmata dal Vescovo Thomas Wenski di Orlando, Presidente del comitato di politica internazionale della Conferenza Episcopale dei Vescovi statunitensi, e da Ken Hackett, Presidente di Catholic Relief Services.

La lettera, del 5 settembre, è stata inviata ai senatori, che stanno esaminando il budget per il 2008.

Di particolare preoccupazione, spiega la lettera, è il fatto di fornire un finanziamento adeguato per la Millennium Challenge Account/Corporation (MCA), che aiuta i Paesi in difficoltà a realizzare riforme fondamentali.

La lettera afferma che le riforme “includono miglior governo, misure contro la corruzione, diritti estesi ai gruppi non rappresentati come le donne e gli agricoltori, impegni per investimenti sociali nel settore sanitario”.

“Fino a che non verranno forniti fondi sufficienti per l’MCA, importanti riforme potrebbero perdere l’occasione di portare a uno sviluppo significativo di alcuni dei nostri fratelli e delle nostre sorelle più poveri”, hanno scritto il Vescovo Wenski e Hackett.

Educare all’astinenza

Sono stati anche chiesti finanziamenti per programmi sull’astinenza finalizzati a combattere la piaga dell’HIV e dell’AIDS.

“Esortiamo il Senato a ripristinare i fondi stabiliti per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili attraverso l’educazione all’astinenza e alla fedeltà nel Piano presidenziale d’Emergenza per l’AIDS (PEPFAR)”, spiega il testo.

“Il PEPFAR includeva un’allocazione del 7% delle risorse (un terzo dei fondi per la prevenzione di HIV e AIDS) per i programmi sull’astinenza prima del matrimonio”.

“Il budget abbandona questo impegno, anche se c’è una diminuzione generale di fondi per questo metodo importante ed efficace di prevenire l’HIV sessualmente trasmesso”.

Inoltre si esorta ad impedire che il denaro statunitense vada a gruppi che “effettuano e promuovono l’aborto come metodo di pianificazione familiare”.

La lettera chiede anche il ripristino “nella legislazione esistente dell’Emendamento Kemp-Kasten, che proibisce il sostegno alle organizzazioni che appoggiano o aiutano la realizzazione di programmi che utilizzano gli aborti e la sterilizzazione forzati”.

“La persistenza di fame, povertà e malattie nel mondo di Dio è un’importante sfida morale”, hanno concluso il Vescovo Wenski e Hackett. “Programmi affidabili che hanno fornito risultati nel combattere o nel ridurre la povertà e le malattie meritano il pieno sostegno del Congresso americano”.

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ZENIT Staff

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