ROMA, martedì, 28 agosto 2007 (ZENIT.org).- Con una corsa-preghiera da Roma a Loreto di circa 315 km, un gruppo di giovani, provenienti da tutta Italia, intende rispondere all’invito di Benedetto XVI per il Grande Incontro Nazionale dei Giovani, in programma a Loreto l'1 e il 2 settembre prossimi.

Il 29 agosto, alle ore 9:00, dopo una Messa inaugurale celebrata sull’altare di San Giuseppe nella Basilica Vaticana, verrà accesa nelle Grotte Vaticane sul sepolcro di Giovanni Paolo II la “Fiaccola di Lolek”, che prende il nome dal diminutivo affibbiato al giovane Karol Wojtyla.

Ad accendere la Fiaccola, benedetta più volte dallo stesso Papa polacco, sarà un giovane tossicodipendente in recupero insieme ad un recluso di Rebibbia, presente con un permesso speciale. Tutto il gruppo sarà accompagnato, durante il viaggio, dalla presenza di giovanissimi sbandieratori.

Molte associazioni religiose, sportive e dell’handicap parteciperanno ai momenti più salienti di questa corsa-preghiera che culminerà con la partecipazione all'edizione di quest'anno del grande raduno con i giovani italiani, voluto per la prima volta da Giovanni Paolo II nel 1995.

Sempre nella giornata del 29 agosto, la Fiaccola di Lolek ed il Libro d’Oro – sul quale verranno raccolti testimonianze, pensieri e riflessioni su Giovanni Paolo II in ogni luogo in cui sosterà la Fiaccola – varcheranno la soglia del Carcere di Rebibbia, rievocando il gesto di perdono del Pontefice polacco nei confronti del suo attentatore, Mehmet Ali Agca, durante l'incontro del 27 dicembre 1983.

Nel campo sportivo del carcere romano, la Fiaccola, passando di mano in mano, verrà portata per alcuni chilometri in una simbolica corsa verso Loreto da giovani reclusi, che per l’occasione consegneranno agli organizzatori dell'iniziativa un loro messaggio rivolto a tutti i giovani che si riuniranno a settembre sulla spianata di Montorso.