Benedetto XVI sulle orme di Giovanni Paolo II per rafforzare i Polacchi nella fede

Il Vescovo di Roma arriva a Varsavia nel suo secondo viaggio internazionale

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VARSAVIA, giovedì, 25 maggio 2006 (ZENIT.org).- Seguendo le orme di Giovanni Paolo II, Benedetto XVI è giunto questo giovedì in Polonia con l’obiettivo di confermare nella fede gli oltre 36 milioni di cattolici del Paese.

Scendendo la scaletta dell’aereo, il Pontefice ha pronunciato le sue prime parole in polacco esprimendo la gioia per aver realizzato uno dei suoi primi desideri dall’inizio del pontificato: visitare i luoghi più amati da Karol Wojtyla.

“Sono venuto per seguire le sue orme lungo l’itinerario della sua vita, dalla fanciullezza fino alla partenza per il memorabile conclave del 1978”, ha detto, sottolineando di voler anche incontrare le generazioni che “sono nate e maturate per il Signore sotto la sua guida pastorale da sacerdote, da Vescovo e da Papa”.

Tremila persone hanno dato il benvenuto al Santo Padre alle 11 di mattina, quando l’aereo papale dell’ “Alitalia” è atterrato all’aeroporto internazionale Okecie di Varsavia. In tutto il Paese, le campane delle chiese hanno suonato per salutarlo.

Tra le personalità che hanno accolto il Pontefice c’era il Presidente della Polonia Lech Kaczynski, accompagnato dalla moglie, che aspettava ai piedi della scaletta. Tra i rappresentanti della Chiesa cattolica figuravano il Cardinale Josef Glemp, Arcivescovo di Varsavia, e il Cardinale Stanislaw Dziwisz, Arcivescovo di Cracovia, ex segretario di Giovanni Paolo II.

Il pellegrinaggio apostolico internazionale, che ha per tema “Rimanete forti nella fede”, è il secondo di questo pontificato, anche se è il primo programmato dal nuovo Papa, visto che il suo viaggio in Germania nell’agosto scorso, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, era stato previsto da Giovanni Paolo II.

Lo stesso Benedetto XVI ha spiegato tuttavia che “non si tratta semplicemente di un viaggio sentimentale, pur valido anche sotto questo aspetto, ma di un itinerario di fede, iscritto nella missione affidatami dal Signore nella persona di Pietro apostolo, che fu chiamato per confermare i fratelli nella fede”.

“Anche io voglio attingere dalla fonte abbondante della vostra fede, che scaturisce ininterrottamente da più di un millennio”, ha detto ai cattolici polacchi.

Il Papa ha pronunciato il suo discorso alternando brani in polacco e in italiano. Alcuni dei paragrafi in polacco sono stati letti da un suo collaboratore nella sezione polacca della Segreteria di Stato.

Il resto delle sue prime parole in Polonia è servito ad esprimere le sue speranze per questo viaggio che si concluderà il 28 maggio ad Auschwitz, dopo aver visitato Varsavia, Czestochowa, Cracovia, Wadowice e Kalwaria Zebrzydowska.

Il Papa ha lasciato l’aeroporto per dirigersi su un’automobile panoramica alla cattedrale di Varsavia per incontrare i sacerdoti. Durante il percorso ha ricevuto il saluto festoso della folla che è scesa in strada per manifestargli il suo affetto, come accadeva nei viaggi di Giovanni Paolo II.

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ZENIT Staff

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