CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 22 gennaio 2006 (ZENIT.org).- Tutto sembra indicare che il 2006 sarà l’anno del rilancio del dialogo tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse, rivela un articolo pubblicato dal quotidiano della Santa Sede.

Il rapporto di monsignor Eleuterio F. Fortino, Sottosegretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, pubblicato il 19 gennaio nell’edizione italiana de “L’Osservatore Romano”, spiega come negli ultimi mesi i rapporti tra queste Chiese si siano sbloccati.

Dal 18 al 25 settembre 2006 la Chiesa ortodossa di Serbia accoglierà la Sessione plenaria del Comitato Misto di Coordinamento del Dialogo Cattolico-ortodosso, i cui lavori si erano interrotti dopo la riunione svoltasi nel 2000 a Baltimora.

Quella riunione negli Stati Uniti, ha ricordato monsignor Fortino, si è conclusa senza alcun accordo a causa delle discrepanze “sul concetto teologico di base dell’uniatismo”, il principio per cui Chiese orientali che condividono la liturgia e le tradizioni delle Chiese ortodosse si sono unite alla Chiesa di Roma.

La riunione di Baltimora, riconosce tuttavia l’articolo, è stata utile: “Ha individuato la vera natura del problema in discussione. La nascita delle Chiese orientali cattoliche è strettamente connessa all'affermazione del primato del Vescovo di Roma nella Chiesa di Cristo”.

Il “primato nella Chiesa” sarà quindi uno dei temi fondamentali per il futuro del dialogo cattolico-ortodosso.

L’incontro di Belgrado avrà luogo, come riconosce l’articolo, grazie all’impegno del Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, che ha riunito dall’11 al 13 settembre i rappresentanti designati dalle Chiese ortodosse per il dialogo con la Chiesa cattolica.

Nel comunicato finale di questa riunione, si è spiegato che “per i temi riguardanti la fede l'unità è indispensabile e deve essere ricercata nell'ambito di prima dello scisma”, avvento nel 1054.

Per preparare la riunione di Belgrado, si è riunito dal 13 al 15 dicembre a Roma il Comitato Misto di Coordinamento del Dialogo Cattolico-ortodosso.

Al termine dell’incontro, i rappresentanti cattolici e ortodossi sono stati ricevuti da Benedetto XVI, che ha affermato: “In questa nuova fase del dialogo, bisogna affrontare insieme due aspetti: da un lato, eliminare le divergenze che permangono; dall’altro, avere come desiderio primordiale fare tutto il possibile per ristabilire la piena comunione, bene essenziale per la comunità dei discepoli di Cristo, come ha sottolineato il documento di preparazione del vostro lavoro”.

L’articolo pubblicato da “L’Osservatore Romano” è il primo di una serie di riflessioni destinate a tracciare un bilancio dei rapporti ecumenici tra la Chiesa cattolica e le altre confessioni cristiane nel contesto della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani.

Nel frattempo, il Patriarca ortodosso Bartolomeo I ha invitato Benedetto XVI a visitare la sua sede, in Turchia; questo viaggio pastorale potrebbe dare già nel 2006 un forte impulso al dialogo cattolico-ortodosso.