Discorso di Benedetto XVI dall’aeroporto internazionale di Colonia/Bonn

In occasione della Giornata Mondiale della Gioventù che si chiuderà il 21 agosto

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COLONIA, giovedì, 18 agosto 2005 (ZENIT.org).- Pubblichiamo di seguito il discorso pronunciato questo giovedì intorno alle 12:30 da Benedetto XVI, una volta giunto all’aeroporto internazionale di Colonia/Bonn, dove si è recato in occasione della XX Giornata Mondiale della Gioventù.

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Signor Presidente della Repubblica,
illustri Autorità politiche e civili,
Signori Cardinali e Venerati Fratelli nell’Episcopato,
cari cittadini della Repubblica Federale,
carissimi giovani!

Con profonda gioia mi trovo oggi per la prima volta, dopo la mia elezione alla Cattedra di Pietro, nella mia cara patria, la Germania. Con viva emozione ringrazio Dio che mi ha concesso di iniziare le visite pastorali al di fuori dei confini dell’Italia proprio con la visita alla Nazione che mi ha dato i natali. Vengo a Colonia in occasione della XX Giornata Mondiale della Gioventù, che da tempo il mio Predecessore, l’indimenticabile Papa Giovanni Paolo II, aveva programmato e predisposto. Sono sinceramente grato a tutti voi qui presenti per la calorosa accoglienza che mi è stata riservata.

Il mio deferente saluto va innanzitutto al Presidente della Repubblica Federale, Signor Horst Köhler, che ringrazio per le cortesi parole di benvenuto rivoltemi a nome di tutti i cittadini della Repubblica Federale di Germania. Estendo questo mio rispettoso e grato pensiero ai Rappresentanti del Governo, ai Membri del Corpo diplomatico e alle Autorità civili e militari. Con affetto fraterno saluto poi il Pastore dell’Arcidiocesi di Colonia, il Cardinale Joachim Meisner.

Insieme con lui saluto gli altri Presuli, i sacerdoti, i religiosi, le religiose e quanti prestano la loro preziosa collaborazione alle diverse attività pastorali nelle Diocesi di lingua tedesca. Desidero in questo momento abbracciare col pensiero e con l’affetto tutti gli abitanti dei diversi Länder della Repubblica Federale di Germania.

In questi giorni di più intensa preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù, le Diocesi della Germania e, in particolare, la Diocesi e la Città di Colonia si sono animate per la presenza di tanti giovani, provenienti da diverse parti del mondo. Ringrazio quanti hanno offerto la loro competente e generosa collaborazione per l’organizzazione di questo evento ecclesiale di portata mondiale.

Il mio pensiero riconoscente va alle parrocchie, agli istituti religiosi, alle associazioni, alle organizzazioni civili ed ai privati cittadini per la sensibilità dimostrata nell’offrire una calorosa e adeguata ospitalità alle migliaia di pellegrini qui convenuti dai vari continenti. La Chiesa che vive in Germania e l’intera popolazione della Repubblica Federale Tedesca possono vantare una vasta e consolidata tradizione di apertura alla mondialità, come testimoniano, tra l’altro, le tante iniziative di solidarietà, in particolare a favore dei Paesi in via di sviluppo.

Con questo spirito di sensibilità e di accoglienza verso quanti provengono da tradizioni e culture diverse, ci apprestiamo a vivere in Colonia la Giornata Mondiale della Gioventù. L’incontro di tanti giovani col Successore di Pietro è un segno della vitalità della Chiesa. Sono felice di stare in mezzo ai giovani, di sostenerne la fede e di animarne la speranza. Al tempo stesso, sono certo di ricevere anche qualcosa dai giovani, soprattutto dal loro entusiasmo, dalla loro sensibilità e dalla loro disponibilità ad affrontare le sfide del futuro.

A loro, e a quanti li hanno accolti in queste giornate ricche di eventi, giunga fin d’ora il mio più cordiale saluto. Oltre agli intensi momenti di preghiera, di riflessione e di festa insieme con i giovani e con quanti prenderanno parte alle diverse manifestazioni in programma, avrò l’opportunità di incontrare i Vescovi, ai quali rivolgo fin d’ora il mio fraterno saluto. Vedrò poi i rappresentanti delle altre Chiese e Comunità ecclesiali, farò visita alla Sinagoga per incontrare la

Comunità ebraica, ed accoglierò anche i rappresentanti di alcune Comunità islamiche. Si tratta di incontri importanti per intensificare il cammino di dialogo e di cooperazione nel comune impegno per la costruzione di un futuro più giusto e fraterno, che sia veramente a misura d’uomo.
Nel corso di questa Giornata Mondiale della Gioventù rifletteremo insieme sul tema “Siamo venuti per adorarlo” (Mt 2,2).

Si tratta di un’opportunità da non perdere per approfondire il significato dell’esistenza umana come “pellegrinaggio”, compiuto sotto la guida della “stella”, alla ricerca del Signore. Guarderemo insieme alle figure dei Magi che, provenendo da terre diverse e lontane, furono tra i primi a riconoscere in Gesù di Nazaret, nel Figlio della Vergine Maria, il Messia promesso, ed a prostrarsi davanti a Lui (cfr Mt 2,1-12).

Alla memoria di queste figure emblematiche sono particolarmente legate la Comunità ecclesiale e la Città di Colonia. Come i Magi, tutti i credenti, in particolare i giovani, sono chiamati ad affrontare il cammino della vita alla ricerca della verità, della giustizia, dell’amore. E’ un cammino la cui meta risolutiva si può trovare soltanto mediante l’incontro con Cristo, un incontro che non si realizza senza la fede.

In questo cammino interiore possono essere di aiuto i molteplici segni che la lunga e ricca tradizione cristiana ha lasciato in modo indelebile in questa terra di Germania: dai grandi monumenti storici alle innumerevoli opere d’arte sparse sul territorio, dai documenti conservati nelle biblioteche alle tradizioni vissute con intensa partecipazione popolare, dal pensiero filosofico alla riflessione teologica di tanti suoi pensatori, dall’eredità spirituale all’esperienza mistica di una schiera di santi.

Si tratta di un ricchissimo patrimonio culturale e spirituale che ancora oggi, nel cuore dell’Europa, testimonia la fecondità della fede e della tradizione cristiana. La Diocesi e la Regione di Colonia, in particolare, conservano la memoria viva di grandi testimoni della civiltà cristiana. Penso, tra gli altri, a san Bonifacio, a sant’Orsola, a sant’Alberto Magno e, in tempi più recenti, a santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein) e al beato Adolph Kolping. Questi nostri illustri fratelli nella fede, che lungo i secoli hanno tenuto alta la fiaccola della santità, siano “modelli” e “patroni” della Giornata Mondiale della Gioventù che si sta qui celebrando.

Mentre rinnovo a tutti voi qui presenti il mio più caloroso ringraziamento per la cortese accoglienza, prego il Signore per il futuro cammino della Chiesa e dell’intera società in questa Repubblica Federale di Germania, a me tanto cara. La sua lunga storia e i grandi traguardi sociali, economici e culturali raggiunti, siano di stimolo a proseguire con rinnovato impegno sulla via dell’autentico progresso e dello sviluppo solidale non solo per la Nazione tedesca, ma anche per gli altri popoli del Continente.

La Vergine Maria, che presentò il Bambino Gesù ai Magi giunti a Betlemme per adorare il Salvatore, continui ad intercedere per noi, così come da secoli veglia sul Popolo della Germania dai tanti Santuari sparsi nei Länder tedeschi. Il Signore benedica voi qui presenti, come pure tutti i pellegrini e gli abitanti del Paese. Dio protegga la Repubblica Federale di Germania!

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ZENIT Staff

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