CITTA’ DEL VATICANO/LISBONA, lunedì, 29 agosto 2005 (ZENIT.org).- Il Presidente di “Caritas Portogallo”, Eugenio Fonseca, ha riferito a “Caritas Internationalis” (www.caritas.org) la gravità delle conseguenze degli incendi che in questo periodo hanno devastato vaste zone del territorio del suo Paese.

Un comunicato di mercoledì scorso della confederazione cattolica di aiuto dà notizia dell’appello rivolto da Fonseca alla Conferenza Episcopale e soprattutto alle comunità cristiane per poter organizzare e “dimostrare realmente” la solidarietà con quanti sono stati colpiti dagli incendi.

“I danni sono incalcolabili, in termini sia materiali che di sofferenza umana: oltre alle vaste zone di bosco, sono bruciati case, padiglioni, magazzini e animali”, ha affermato.

Gli incendi hanno invaso “con violenza” piccole comunità delle diocesi di Viseu, Aveiro, Castelo Branco, Leiria, Porto, Santarém, Viana do Castelo e Coimbra. Quest’ultima è la zona finora più colpita.

Secondo fonti della Direzione Forestale, l’area distrutta dalle fiamme raggiunge i 180.000 ettari.

Sono state purtroppo registrate anche perdite umane: 16 persone hanno perso la vita, tra le quali 11 pompieri.

88 case sono state completamente distrutte e 45 hanno riportato seri danni materiali. Allo stesso modo, 489 fattorie sono state rase al suolo dalla forza delle fiamme.

I Presidenti delle “Caritas” diocesane colpite si sono mantenuti costantemente in contatto con le autorità e le rispettive Commissioni locali della Protezione Civile, offrendo tutto l’aiuto richiesto dall’emergenza.

Non appena le circostanze lo permetteranno, inizierà la ricostruzione delle case invase dal fuoco.

“La nostra priorità – ha spiegato Fonseca – è stata quella di offrire una risposta alla situazione d’emergenza e i primi aiuti ai bisognosi”.

La seconda fase sarà la totale o parziale ricostruzione delle abitazioni.

Gli aiuti non sono stati distribuiti in modo indiscriminato: in primo luogo si è deciso di aiutare le famiglie di basso reddito o senza reddito, gli anziani, le famiglie numerose e quelle con a carico malati o portatori di handicap.

Tutti i casi saranno esaminati con i funzionari dei Comuni e dei servizi di Sicurezza Sociale.

[Ulteriori informazioni su www.caritas.pt]